L’isola di Wasini in Kenya, culla delle prime civiltà swahili

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Magari poco conosciuta ma non certo per mancanza di bellezze, l’Isola di Wasini si trova nel sud-est del Kenya, tra le acque dell’Oceano Indiano.
Situata a 75 km a sud di Mombasa e a poco distanza dal porto del villaggio di Shimoni, è facilmente raggiungibile in barca, grazie alle escursioni organizzate in loco dalle agenzie turistiche e dai tour operator italiani che lavorano nei resort sulla costa kenyota.

Le piccole dimensioni dell’isola – 7km di lunghezza e 2km di larghezza – la rendono un vero e proprio atollo corallino, solcato da stretti sentieri sabbiosi.
Non esistono strade a Wasini e tanto meno biciclette, autocarri o automobili; tutti gli spostamenti avvengono via mare o a piedi, magari lungo la spiaggia, quando la bassa marea lo permette.

La popolazione attuale di Wasini consiste in appena 3.000 persone, suddivise in tre principali insediamenti che sorgono rispettivamente all’estremo est ed ovest dell’isola oltre che nell’entroterra, nel villaggio di Nyuma Maji, che in lingua locale significa semplicemente “dietro l’acqua”.
Forse in pochi sanno, però, che Wasini è il luogo in cui si svilupparono le prime civiltà swahili le cui antiche tradizioni vivono ancora negli usi e costumi degli abitanti odierni.
I gruppi indigeni dei Vumba e dei Mwkiro, infatti, si esprimono ancora con gli antichi dialetti i quali risentono delle influenze arabe dei primi colonizzatori, giunti dal Golfo Persico passando per le vicine isole di Zanzibar e Pemba, ad oggi appartenenti alla Tanzania.

Oltre alla pesca, la principale fonte di reddito della popolazione è il turismo, basato e sviluppatosi grazie all’istituzione del Parco Nazionale Marino di Kisite-Mpunguti.
Qui i visitatori possono effettuare immersioni e praticare snorkeling tra i meravigliosi fondali del Kenya per poi fare tappa a Wasini per una pausa rigenerante ed un ottimo pranzo a base di pesce fresco. Ad attirare i turisti sono inoltre i gruppi di delfini e megattere che spesso transitano per queste acque rappresentando uno spettacolo davvero unico.

Al di là delle bianche spiagge incontaminate, in cui rilassarsi e abbrustolirsi al sole, a Wasini non può mancare una passeggiata naturalistica ai giardini di corallo; essi,  soggetti al fenomeno delle maree, appaiono e scompaiono periodicamente tra i flussi dell’Oceano Indiano rappresentando un fenomeno davvero singolare. Qui, centinaia di formazioni grigio fumo, si stagliano dal suolo, in una sorprendente varietà di forme tutte da scoprire.
Spettacolari anche le fitte macchie di mangrovie che, nella parte meridionale dell’isola, generano un’intricatissima laguna tra cui è possibile zigzagare in barca, circondati da un paesaggio davvero suggestivo.

Camminando per l’isola di Wasini è impossibile non rimanere colpiti dallo stile di vita della gente del luogo.
Persone semplici, che vivono in piccole abitazioni di legno, paglia e fango; le si vede stendere i panni e attingere acqua dai pozzi, magari canticchiando sottovoce qualche tradizionale melodia africana.
I bimbi giocano per le strade polverose, allegri e sorridenti e le giornate trascorrono seguendo il naturale corso del sole, come natura comanda.
Una visita a Wasini è un tuffo a capofitto nell’Africa, un’esperienza forse fuori dal comune ma di quelle che rimangono per sempre impresse nel cuore.

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