Visitare l’isola di Ortigia, il cuore antico di Siracusa

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L’isola di Ortigia si trova nella costa orientale della Sicilia ed è il cuore storico di Siracusa. Un concentrato di storia, archeologia arte e bellezze naturali racchiuso in un chilometro quadrato. Ecco un itinerario per visitare uno degli angoli più belli della Sicilia.

Siete mai stati sull’isola di Ortigia? Eppure forse invece è un luogo che conoscete profondamente, anche solo per averlo  visto migliaia di volte in TV, sui depliant, nei documentari turistici. Ortigia non è un’isola qualunque, è il cuore storico, il centro della città di Siracusa. Il luogo da cui tutto – inteso come storia, arte, filosofia ma anche conquista – nel mondo occidentale ha avuto inizio. Oggi Ortigia è ancora un luogo fondamentale per Siracusa ma anche per l’Italia intera. Ecco una guida che vi farà conoscere i monumenti e le cose più interessanti che potete visitare spostandovi semplicemente a piedi o utilizzando il servizio locale di autobus.

Ortigia, l’isola degli dei

Cominciamo con un po’ di storia dell’isola. Il nome Ortigia deriva forse dal nome dell’uccello coturnice o dall’antico nome con cui venivano identificate le quaglie, considerati dai greci uccelli sacri. Questo perchè i greci furono coloro che lasciarono l’impronta più profonda sull’isola che, comunque, era già abitata fin dalla preistoria da popoli siculi.

Su questa isola, secondo la leggenda, trovò rifugio la giovane Aretusa per sfuggire alle avances di Alfeo, figlio del Dio del Mare. Fu grazie all’intervento divino di Venere (Artemide) se la fanciulla venne trasformata in una fonte d’acqua purissima, così da essere irraggiungibile.  Non sapeva però che Zeus, di lì a poco, avrebbe tramutato Alfeo in un fiume e gli avrebbe permesso così di riunirsi a lei e di portarla con sé in mare!

La presenza di Alfeo, ma soprattutto di Artemide, rende Ortigia un’isola sacra agli dei. Dove si trova Artemide, infatti, si trova anche il suo gemello Apollo, a cui infatti qui è dedicato un tempio. Infine, l’odierna cattedrale cattolica di Ortigia sorge sulle fondamenta di un antico tempio dedicato a Atena-Minerva. E se oggi gli antichi dei sono scomparsi dal culto popolare, rimane – come una dea – la figura della Santa Patrona, Lucia, ad aleggiare con i suoi miracoli sull’isola e su tutta Siracusa!

Cosa vedere a Ortigia

Ortigia oggi rappresenta ancora il centro storico di Siracusa. È collegata al resto della città tramite due moderni ponti, Ponte Umbertino e Ponte Santa Lucia, che consentono una continuità di collegamenti  e di percorsi turistici.

Appena arrivati a Ortigia si viene subito accolti dal tempio di Apollo in Largo XXV Luglio. Risalente al VI secolo avanti Cristo è il più antico tempio dorico di tutto l’occidente. Resti di uno dei primi templi ionici, dedicato ad Artemide, sono invece stati ritrovati nel sottosuolo non lontano dall’attuale duomo.

Il Duomo, invece, mostra ancora molte parti integre dell’antico Tempio di Minerva (o di Atena). Di fatto l’antico santuario greco si salvò dalla distruzione proprio perchè utilizzato come chiesa nei primi tempi del cristianesimo e giunto fino a noi “inglobato” dentro l’edificio attuale. Restano visibili le fondamenta e le maestose colonne che reggono ancora oggi il duomo – rimaneggiato nei secoli e, attualmente, di stile barocco.

Ortigia Siracusa Sicilia

Il percorso archeologico, che inizia a Ortigia, prosegue però a Siracusa oltre i ponti. Qui infatti si trova il Parco della Neapolis che comprende la caverna dell’Orecchio di Dionisio, il Teatro Antico, il Museo Regionale Paolo Orsi.

Ortigia Siracusa Sicilia

Il teatro dei Pupi

Se volete conoscere a fondo le tradizioni e la storia della città e della Sicilia intera vi consiglio di visitare il Museo dei Pupi e assistere al Teatro dei Pupi, tra storie di paladini francesi, santi e leggende locali.

Ortigia Siracusa SiciliaUno spettacolo di marionette che nasce in Sicilia all’inizio dell’Ottocento ed è l’unico esempio di una tradizione ininterrotta di questo tipo di teatro. Il teatro dei Pupi e il Museo si trovano  nel quartiere della Giudecca – l’antico quartiere ebraico. Il Museo dei Pupi è diviso in diverse sezioni dove si può scoprire la storia della famiglia Mauceri, artigiani di burattini.

I Monumenti di Ortigia

Il “salotto” più bello dell’isola di Ortigia è sicuramente la piazza del Duomo. La cosiddetta “mandorla”, per via della forma leggermente allungata che ricorda il frutto simbolo di tutta la provincia di Siracusa. Qui, come detto, si affaccia il Duomo dedicato alla Natività di Maria Santissima, ma custode prezioso del culto della santa martire locale, Santa Lucia. Si tratta di una chiesa antichissima, che mostra ancora molti passaggi storici della propria arte (le colonne greche, il tetto ligneo del XVI secolo) anche se adesso lo stile dominante – e bellissimo – è il tardo barocco siciliano del Settecento.

Ortigia Siracusa Sicilia
Caravaggio

Barocca è anche la vicina chiesa di Santa Lucia alla Badia, che conserva al suo interno il famoso quadro della Morte di Santa Lucia di Caravaggio. Nonostante la ricostruzione post sisma del 1693, conservano un aspetto medievale simile all’originale le chiese di San Giovannello e di San Martino.

La parte barocca dell’isola di Ortigia comprende anche molti spettacolari palazzi nobiliari. Palazzo Vermexio (XVII secolo) oggi sede del Comune, Palazzo Arezzo della Targia, lo spettacolare Palazzo Beneventano del Bosco, Palazzo Vescovile, Palazzo Borgia, per citarne solo alcuni. Alcuni bei palazzi di Ortigia oggi ospitano musei interessanti, come Museo Bellomo (dentro si trovano quadri originali di Antonello da Messina), l’Archimedeion, il Museo dei Pupi, il Museo del Mare.

Uno degli edifici più belli di Ortigia è Castello Maniace. Da non confondere con l’ottocentesco “Castello di Maniace” situato vicino Bronte, nel catanese, questa fortezza prende il nome da un condottiero bizantino che qui volle edificarla sopra i resti di un forte greco-romano. Completato nel XIII secolo, ospitò anche il primo Parlamento Siciliano (1321), le regine aragonesi (XV secolo) e infine i comandi militari dal XVII al XX secolo. Oggi funziona come centro congressi e centro espositivo.

La Fonte Aretusa

Il cuore di Ortigia, però, gira intorno alla fontana a pozzo che si trova tra piazza Duomo e il lungomare: Fonte Aretusa. Situata nell’omonimo largo, oggi circondata da locali turistici e ristorantini romantici, è alimentata da un fiume sotterraneo che deriva da una falda acquifera. La stessa acqua alimenta il vicino fiume Ciane e si riversa in mare rendendo le acque di questa costa meno salate.

Ortigia Siracusa SiciliaLa forma attuale si deve alle fortificazioni cinquecentesche che inglobarono la fontana, rendendola accessibile tramite delle scale inserite in un bastione. Oggi il bastione non esiste più ma rimangono le scalinate e soprattutto rimangono ben visibili ancora gli antichi papiri egizi che rendono la flora di questo luogo unica in tutta Italia.

La Fonte Aretusa sgorga da una frattura di faglia e ad ogni terremoto, allo spostamento della faglia, rischia di essere deviata o prosciugata. Per questo è sempre sotto costante attenzione e per questo è un privilegio poterla ammirare in tutta la sua bellezza, prima di andare a salutare il tramonto sul lungomare vicino.

Cosa vedere nei dintorni di Ortigia e Siracusa

Facendo base a Ortigia sicuramente si potranno vivere emozionanti passeggiate e ammirare alcuni dei luoghi più belli della Sicilia. Un consiglio è quello di effettuare un giro in barca attorno all’isola: ci sono delle bellissime gallerie da visitare lungo la costa e ammirare la città vecchia dal mare è molto suggestivo.

Ortigia Siracusa Sicilia
Ma potrete anche spostarvi nelle vicinanze per ammirare altre località, facilmente raggiungibili da qui.  Per esempio, a soli 10 km da Ortigia verso sud sorge la costiera selvaggia della Pillirina, con un mare dai colori tropicali che si apre ai piedi di una parete rocciosa.  Poco più in là (14 km da Ortigia) ecco un’altra meraviglia naturale, la riserva protetta del Plemmirio.

In meno di un’ora di macchina si raggiunge Cavagrande del Cassibile, una profonda gola che custodisce spettacolari laghetti. Percorso molto duro, da non intraprendere mai senza guida. Avola, la città delle mandorle, dista da Ortigia 30 km (circa 40 minuti in macchina), mentre Noto si trova a 40 km. Marzamemi è più lontana e richiede poco più di un’ora di viaggio. Vi consigliamo invece di esplorare Augusta (circa mezz’ora di macchina verso nord), città con un centro storico elegante e ricco di bellezza.

Come arrivare e dove dormire

Per arrivare a Ortigia, l’aeroporto di riferimento è Fontanarossa di Catania, ben collegato tramite taxi e autobus al centro di Siracusa. Le auto si lasciano fuori dalla parte storica di Ortigia che è quasi sempre isola pedonale, ma esistono parcheggi attrezzati nelle vicinanze. Siracusa è anche stazione ferroviaria capolinea di quasi tutti i treni della Sicilia Orientale, quindi nessuna difficoltà a raggiungerla anche in ferrovia.

Un ottimo dove soggiornare a Ortigia è Algilà Ortigia Charme Hotel. Si trova proprio nel cuore del centro storico, affacciato sul Mare Ionio, nel contesto di edifici storici ristrutturati con raffinatezza. Il concierge dell’hotel vi organizzerà dei tour personalizzati per scoprire l’essenza della Sicilia.

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