Militello in Val di Catania si trova nel cuore della Sicilia orientale, adagiato su un’altura tra la Piana di Catania e le prime ondulazioni dei Monti Iblei, a poco più di 50 km da Catania. Inserito nel circuito delle Città tardo barocche del Val di Noto, patrimonio UNESCO, questo borgo siciliano ha conquistato nel 2025 il titolo di Borgo più bello d’Italia, grazie a un patrimonio culturale straordinario, una bellezza discreta e un’identità profondamente autentica.
Per tanti anni, Militello vicino Catania ha dovuto la propria fama alla casa natale del noto presentatore televisivo Pippo Baudo e, più tardi, per aver dato i natali anche al ministro Nello Musumeci. Sicuramente patria di molti personaggi (tra cui l’attore Totò Maiorana, la soprano Nuccia Focile, il pittore Giuseppe Barone) è stata forse troppo a lungo sottovalutata dal turismo culturale. In fondo, se non sei a caccia di autografi, perché andare nella “città di…”? Ma Militello non è solo una “città di”. Il suo patrimonio storico-artistico lascia senza fiato ed è come un gioiello troppo a lungo rimasto nascosto sotto la cenere. Una meta ideale per chi vuole visitare i borghi vicino Catania, per chi ama il turismo lento, culturale e lontano dagli itinerari di massa. Per autentici viaggiatori, insomma.
Militiello, il Borgo più bello d’Italia 2025
Perché Militello ha vinto il titolo di Borgo più bello d’Italia 2025? Il premio “Il Borgo dei Borghi 2025” ha riconosciuto non solo la bellezza artistica e paesaggistica di Militello, ma anche la sua capacità di trasmettere l’essenza più autentica della Sicilia. Ecco i motivi principali di questo meritato riconoscimento:
- Un centro storico intatto, in cui il tempo sembra essersi fermato, ricco di monumenti, chiese e scorci scenografici;
- Un’offerta culturale in crescita, con mostre, eventi, rassegne teatrali e musicali organizzati durante tutto l’anno;
- Una gastronomia legata alla terra, che valorizza la cucina contadina siciliana con prodotti locali e ricette tramandate di generazione in generazione;
- Un’accoglienza autentica, fatta di ospitalità familiare in dimore storiche restaurate, relais di charme e agriturismi di livello.
La storia di Militello in Val di Catania
Militello è un antico borgo abitato da tempo immemore. La storia del mondo è andata di pari passo con la città, fin dall’era del rame. Secondo le fonti storiche più accreditate, nacque in epoca medievale, nel XII secolo, come presidio normanno sotto il conte Ruggero. Il toponimo deriverebbe però dal latino Militum Tellus, “terra dei soldati”, legato a un accampamento romano fondato dalle truppe del console Claudio Marcello durante le guerre puniche.
Nel periodo feudale, Militello fu un castello molto ambito e cambiò diversi padroni mantenendo sempre l’antica gloria. Tra il XVI e il XVIII secolo divenne un centro ricchissimo e prestigioso, ma il terremoto del 1693 ne ridusse in macerie buona parte. La rinascita fu più lunga e difficile del previsto ma la successiva ricostruzione barocca diede vita a un centro urbano elegante, armonioso, artisticamente ricco.
Solo da pochi anni Militello sta tornando a farsi conoscere nel mondo, prima entrando nel circuito turistico dei paesi barocchi di Val di Noto e poi proponendosi come luogo di vacanza per turisti in cerca di una Sicilia … diversa.

Cosa vedere a Militello
L’architettura della ricostruzione post sisma del 1693 vide trionfare lo stile barocco che a Roma era già in declino. In Sicilia arrivò in ritardo e si arricchì di particolari dovuti alla splendida mescolanza di culture tipica dell’isola. L’itinerario turistico a Militello è prima di tutto un tour del barocco.
Ciò che colpisce di Militello è principalmente il quartiere-castello Barresi Branciforte. Dell’antico castello quattrocentesco restano oggi solo le mura e una porta di accesso, dentro è stato costruito un intero quartiere che da un lato ha “snaturato” il sapore antico del luogo ma dall’altro ci fa capire, per le dimensioni, quanto fosse enorme questo castello. Altri palazzi nobiliari sono Palazzo Baldanza, Palazzo Liggieri, Palazzo Niceforo, Palazzo Sciannaca.
L’orgoglio di Militello sono comunque le sue chiese. La più bella è la settecentesca Chiesa Madre dedicata a San Nicolò e il Santissimo Salvatore: la chiesa è grande, insinuata in una viuzza stretta e lunga, offre solo il fianco alla piazzetta vicina da cui si eleva con una scalinata di pietra. Dentro è un trionfo di decori barocchi e classici. Il santuario Madonna della Stella (XVIII secolo) svetta con il suo campanile staccato dal corpo barocco della chiesa; dentro è riccamente decorato dal pittore locale Giuseppe Barone e dalla scuola di Olivio Sozzi e Vito d’Anna. Altre chiese affascinanti sono: Santissimo Sacramento, Santa Maria la Vetere, Sant’Antonio da Padova, la spettacolare Madonna della Catena (XVI secolo), San Giovanni Battista, la chiesa del Purgatorio.
Itinerario nei dintorni di Militello
Se volete comprendere Militello dovete conoscere anche ciò che circonda il suo ricco centro storico. Appena fuori dall’abitato si incontrano i ruderi di alcune chiese oggi demolite e due cappelle tutt’oggi attive, come Santa Croce (XV secolo) e Santa Maria delle Grazie (XVI secolo).
La chiesa rupestre dello Spirito Santo risale addirittura all’era paleocristiana; fu poi chiesa bizantina e cappella normanna, e mostra ancora oggi le nicchie finemente affrescate. Molto interessante anche visitare i ruderi della Chiesa del Conventazzu.
Inseguendo le antiche glorie, si possono visitare i siti archeologici che costellano i dintorni di Militello: la necropoli di Fildidonna, con circa 400 tombe, il sito di Piano Maenza con sepolture risalenti al III e II secolo prima di Cristo, la necropoli di Oxina, risalente all’età del bronzo, e la necropoli di Santa Barbara.

Esperienze da vivere a Militello: arte, tradizione e relax
Chi sceglie Militello per una vacanza, non cerca solo bellezza, ma anche esperienze autentiche. Questo borgo è ideale per viaggi culturali e weekend d’arte, alla scoperta dei musei civici e degli edifici storici; percorsi enogastronomici, con degustazioni di prodotti tipici come l’olio extravergine, i dolci alle mandorle e i formaggi freschi; escursioni naturalistiche nei dintorni, come le passeggiate nella riserva naturale del Bosco di Santo Pietro o i percorsi nei monti Iblei; eventi tradizionali, come la Festa della Madonna della Stella a settembre, con processioni, musica e piatti tipici.
Percorsi naturalistici
Un sito che mescola meravigliosamente natura e storia è la cava del Calcarone. Un’antica cava di pietra, oggi del tutto ricoperta di vegetazione, custodisce ancora antichissimi graffiti preistorici che si possono ammirare nelle grotte recentemente scoperte. Stupende le Cascate di Oxena, che prendono il nome da un affluente del locale fiume Trigona, formando uno spettacolare salto d’acqua circondato da natura selvaggia. Raggiungere queste cascate richiede un buon cammino lungo un terreno abbastanza impervio. Se andate, fatelo sempre con una guida esperta del posto.
Cosa mangiare, dove alloggiare
A Militello in Val di Catania si possono gustare tutti i piatti classici della cucina siciliana, dalla pasta alla Norma all’arancino, dal cannolo alla ricotta alla deliziosa granita. Ma quel che rende i militellesi orgogliosi è l’ottimo vino proveniente dai vigneti che circondano il paese!
Per chi desidera vivere l’esperienza in pieno stile Veraclasse, Militello offre residenze storiche ristrutturate, piccoli hotel di charme e agriturismi immersi nella natura. Tra le proposte più esclusive si segnalano:
- Palazzo Ajutamicristo, oggi elegante struttura ricettiva con suite affrescate e cortile interno in pietra lavica;
- Relais Barocco, raffinato boutique hotel con vista sulla valle;
- Trattoria Da Saro, per assaporare cucina siciliana tradizionale in chiave gourmet.
Come arrivare a Militiello
Per raggiungere Militello Val di Catania: autostrada A19 Catania-Palermo con uscita Motta Sant’Anastasia per poi continuare sulla provinciale SP 13 e quindi sulla SS 192, SP 208 e SP 106. Se arrivate da Messina, prima prendete l’autostrada A18, quindi la tangenziale di Catania fino all’imbocco con la A19. L’aeroporto di Catania è ben collegato tramite bus e servizi privati e dista 44 km per un totale di viaggio di circa 45 minuti.