Navigare in Veneto lungo le antiche vie d’acqua, tra natura e storia

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C’è una terra di mezzo in Veneto, tra il mare e le montagne, che si può esplorare risalendo le antiche vie di navigazione fluviale con piccole barche elettriche. Un’esperienza slow tra natura e storia per trascorrere un giornata o una piccola vacanza più in modo diverso, tra paesaggi naturali di rara bellezza e ottima ristorazione tipica.

Il Veneto è una delle regioni più visitate d’Italia grazie alle sue numerose attrazioni turistiche, dalle spiagge attrezzate alle importanti città d’arte, dai centri termali alle montagne e ai molto amati laghi.
Per chi ama esplorare i luoghi meno conosciuti e fare esperienze particolari c’è un angolo di Veneto Orientale, un terra di mezzo tra il mare e le Dolomiti che si può esplorare navigando lungo i fiumi Livenza e Piave. Come una volta. Sono le antiche vie d’acqua della Serenissima, che custodiscono ecosistemi di rara bellezza e tracce di pagine di storia ricca e affascinante. 

Con piccole imbarcazioni elettriche si può risalire lungo il corso dei fiumi e i canali appositamente realizzati nel passato, superando i dislivelli grazie alle antiche chiuse. E’ un’esperienza unica trascorrere una giornata scivolando lentamente e silenziosamente sulle acque dei fiumi, ammirando la natura e gli uccelli, ponti e edifici storici lungo il percorso e attraccare in una buona trattoria tipica per un pranzo o uno spuntino.
Un’idea alternativa per organizzare un pic-nic, per scoprire la bellezza della natura che ci circonda, un nuovo modo ecologico e divertente per trascorrere una giornata all’aperto.

Navigare lungo i fiumi Piave e Livenza

Due fiumi, due storie diverse, due ecosistemi unici: Piave e Livenza sono i protagonisti del progetto di promozione Veneto Rivers Holiday, promosso da CNE – Compagnia di navigazione ecologica e I love Piave, partner di rete che propongono esperienze di econavigazione per riscoprire la ricchezza paesaggistica, storica e artistica del versante orientale Veneto orientale. Una “terra di mezzo”, 124 chilometri tra Venezia e le Dolomiti che custodiscono pagine importanti della storia locale.

Due fiumi che, come diversi altri corsi d’acqua veneti, portano un nome che in origine e fino a inizio Novecento era femminile, un toponimo che ricorda le antiche radici pagane e le divinità legate al territorio. E’ così che ancora oggi sopravvivono i toponomastici la Piave vecchia –  antico alveo e località alla foce del fiume – e la Piavesella di Nervesa.

Le barche elettriche

La navigazione lungo i due fiumi si può effettuare con piccole barche elettriche in grado di accogliere al massimo sei persone. Le imbarcazioni possono essere condotte senza patente e hanno un’autonomia di circa sette ore. In questo modo si percorre il fiume nel pieno rispetto del suo ecosistema, senza produrre rumore né inquinamento. 

Come noleggiare le barche elettriche

Dove si possono noleggiare le barche elettriche? Se andate sul sito I love Piave trovate una serie di indicazioni sulle barche elettriche da noleggiare e la mappa dei percorsi che si possono effettuare. 

Il punto di noleggio delle barche elettriche di I love Piave è il Molo di Chiesanuova, la frazione più antica di San Donà di Piave. Il molo sorge lungo la riva sinistra del vecchio corso della Piave, chiamato la Piave Vecchia. Navigare lungo il fiume è facile: basta seguire i percorsi segnati su una mappa che verrà consegnata al momento del noleggio dove sono indicati i punti di interesse, i ristori e gli attracchi. Avrete così l’opportunità di scoprire e apprezzare la rete fluviale del Basso Piave, percorrendo gli oltre 60 chilometri di vie d’acqua navigabili, da Salgareda fino a Cortellazzo e lungo la Piave Vecchia. Tra il nuovo e l’antico corso del fiume si possono ammirare numerose specie di flora e fauna tipiche, incontrare siti di interesse storico e sostare in alcune delle antiche borgate fluviali.

Cosa si può vedere durante la navigazione fluviale?

Tra gli scenari più suggestivi c’è la Valle Dogà, a Caposile, dove si trova una colonia di nidificazione degli aironi (garzaia), uno dei siti riproduttivi più importanti della laguna nord.

Accanto all’ambiente naturale si può osservare l’intervento idraulico dell’uomo, che risale al tempo della Serenissima: chiuse (come la come la seicentesca Chiusa di Intestadura sul Piave), ponti, passi barca, idrovore e bricole hanno tutte una propria storia e ingegnose funzioni da scoprire.

Dove mangiare lungo il percorso

Navigando lungo il Piave si incontrano osterie che propongono piatti tipici della tradizione veneziana, come l’osteria cicchetteria “Al Tajo, oppure l’Osteria Pavan a Santa Maria di Piave.
Per gli amanti del cioccolato segnaliamo la Cioccolateria Veneziana, dove potrete assaggiare diversi tipi di cioccolato, golosità e liquori a base di cacao prodotti seguendo la ricetta originale delle “case del cioccolato” veneziane.

Seguendo il fiume Livenza si trova la Trattoria La Gassa, dove potete gustare un menù tradizionale e casalingo. 

Dove dormire 

Per chi desidera prolungare l’esperienza e trascorrere un weekend in modalità slow c’è la possibilità di soggiornare in un hotel facendo sosta lungo il tragitto. Seguendo il Livenza ad esempio ci si può fermare al Relais Villa Correr Agazzi di San Stino di Livenza, una splendida villa veneta immersa nel verde.
Lungo la via fluviale del Piave si può pernottare alla Palazzina Mori, un delizioso luxury b&b in stile veneziano. 

Venite a scoprire il Veneto delle vie d’acqua!

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