Camerino e i suoi sapori, itinerario nelle Marche 

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La città di Camerino si trova nel cuore delle Marche. Al centro di una zona montuosa ancora vergine dove si gode una splendida vista sulle maestose montagne dei Sibillini. Famosa in tutto il mondo per la sua storica Università degli Studi e per le sue tradizioni culturali, dopo il terribile terremoto del 2016 sta tornando a nuova vita grazie anche a delizie e sapori della cucina tipica locale. Una meta da riscoprire partendo dalle eccellenze del suo territorio che attraggono turisti e viaggiatori alla ricerca di esperienze culinarie e prodotti di grande qualità. Ma non solo.

Situata a poco più di 600  metri sopra il livello del mare, tra le valli del Chienti e del Potenza, la città di Camerino si trova in una suggestiva posizione al centro della zona montana della provincia di Macerata. 

Luogo nelle Marche di straordinario richiamo turistico, fin dal 2009 Camerino è stata decorata con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Questo grazie ai suoi pregevoli tesori architettonici, all’antica Università degli Studi di Camerino, ma anche per il  venerato culto di Santa Camilla Battista Varano e  la presenza dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato proprio a Camerino nel 1528. Il tutto condito dalla apprezzata e rinomata cucina locale.
In questo itinerario vi porto a scoprire ( .. e gustare) le cose più belle da vedere a Camerino.

L’Università Degli Studi di Camerino

Nata nel 1336, l’Università di Camerino vanta ben 687 anni di storia ed è considerata a livello internazionale una eccellenza. Con i suoi 30 corsi di Laurea, che spaziano da Architettura a Scienze del Farmaco e prodotti della salute, di cui alcuni tenuti interamente in lingua inglese, attrae studenti da tutto il mondo. Recentemente è stato attivato il corso di laurea in Scienze Gastronomiche.

Si tratta di una proposta didattica – ha sottolineato il prof. Gianni Sagratini, Direttore della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute – che si radica nelle numerose attività di ricerca di UNICA nel settore dell’agroalimentare: l’Ateneo, infatti, da anni ha attivi corsi di laurea, master e summer school su questo ambito e collabora con imprese e aziende del settore per ricerche su alimenti e prodotti della nostra Regione“.

Se passate da quelle parti andate a vedere il CHIP. E’ l’acronimo di “Chemistry Interdisciplinary Project” nonché nome che ricorda la forma dell’edificio: si tratta del nuovo centro di ricerca dell’Università di Camerino, un edificio realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantirne la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto interamente a cura dei docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam.

L’Accademia della Musica di Camerino

Altro meraviglioso simbolo di rinascita della Città di Camerino è la nuova Accademia della Musica, un progetto firmato da Alvisi Kirimoto e reso possibile dalla Andrea Bocelli Foundation. La nuova Accademia è stata intitolata a Franco Corelli, maestro e amico di Andrea Bocelli e svolge un ruolo centrale rispetto alle attività di educazione e produzione musicale, a beneficio della comunità locale e non solo.

Disposta su due piani, l’Accademia Franco Corelli presenta una serie di finestre che di notte si illuminano e ricordano simbolicamente le “valvole” tipiche degli strumenti a fiato. Le dieci sale dedicate e l’auditorium sono stati progettati con un’accurata considerazione per l’equilibrio spaziale e per una luminosità riflessa anche nelle selezioni dei colori interni. Se amate la musica e avete passione per l’arte, questa struttura merita davvero una visita. 

L’Orto Botanico dell’Università

Merita una visita anche l’Orto Botanico dell’Università, che si trova nel cuore del borgo di Camerino.
Fondato nel 1828 dal professor Vincenzo Ottaviani, l’Orto botanico “Carmela Cortini” è un vero piccolo gioiello. Sorto nato su un terreno che era un tempo un mosaico di giardini privati e terreni incolti, è stato trasformato in un rigoglioso giardino botanico che oggi vanta oltre mille varietà di alberi e arbusti e quasi 900 tipi di piante da terra e da vaso, come documentato in un inventario del 1835.

Camerino MarcheIl giardino, che si estende su circa un ettaro, offre una vista mozzafiato verso i Monti Sibillini e si stende ai piedi delle mura del Palazzo Ducale. Il suo terreno è diviso in due settori distinti: una sezione boschiva situata su un pendio che conserva la struttura originale dell’800 e una parte più pianeggiante dove si possono ammirare piante di varie dimensioni, alcune delle quali coltivate anche per il loro valore decorativo.

L’area pianeggiante si articola in diversi comparti, tra cui aiuole quadrate che accolgono piante autoctone e officinali, importanti per gli studi del Dipartimento di Scienze ambientali. Le due serre all’entrata fungono da passaggio al cuore dell’orto, mentre vicino al cancello principale è situato un piccolo arboreto. Questo luogo incantato non è solo un’istituzione di ricerca, ma anche un’oasi di pace che invita a scoprire e respirare la storia botanica nel cuore di Camerino.

Le prelibatezze del territorio di Camerino

Chi visita il borgo di Camerino sa che qui si possono trovare alcune eccellenze della cucina marchigiana, famose in tutta Italia e non solo. Ecco cosa non deve mancare nella vostra esperienza nella terra dei sapori.

La pasta di Camerino
Chissà quante volte l’avete comprata e chissà quanti piatti prelibati avete cucinato. Ebbene sì, la Pasta di Camerino viene proprio da … Camerino. Un prodotto tipico delle Marche diventato noto nelle tavole italiane e di tutto il mondo che racchiude l’essenza del territorio dei Monti Sibillini. Una vera eccellenza che nasce dal sogno di un imprenditore di produrre la pasta all’uovo come quella che fatta in casa , ruvida e porosa, realizzata con i migliori metodi artigianali e i prodotti freschi del territorio e  suo territorio.

Camerino Marche

Il torrone
Il prodotto che Camerino ha eletto a suo simbolo è il “torrone di Camerino”, una tipicità molto radicata nella tradizione locale e che tradizionalmente veniva realizzato in ogni casa e oggi non manca mai sulle tavole delle feste natalizie. Le sue origini vanno ricercate molto indietro nel tempo, ma il primo documento ufficiale che cita il vocabolo “torrone”, riferendosi specificatamente alla specialità giunta fino ai nostri giorni, è datato 1793, anno al quale risale un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci che cita, appunto, il goloso dolce natalizio.

Il tartufo …
Nel territorio della Comunità di Camerino si viene anche per il tartufo. Il prestigioso tubero, protagonista di piatti prelibati, nella Marca di Camerino è una vera eccellenza gastronomica da gustare e da acquistare quando è stagione. Le Terre del Tartufo in Tour è una iniziativa che coinvolge più Comuni della marca di Camerino che prevede una serie di appuntamenti per fare incontrare produttore e consumatori, facendo provare le tipicità locali. Per il calendario delle esperienze visitare il sito ufficiale https://terredeltartufo.it/
Stiamo operando un rilancio della città e con essa del suo intero comprensorio – sottolinea Roberto Lucarelli, Sindaco della città – ed ora che finalmente la ricostruzione sta procedendo, i tempi sono maturi per pensare ad una promozione in grande stile, capace di captare flussi di visitatori interessati ad un turismo esperienziale!”. “Lo facciamo – prosegue il primo cittadino camerte – ripartendo dall’enogastronomia, un attrattore di straordinaria potenza che vogliamo utilizzare come traino delle altre nostre molteplici risorse storiche, artistiche, culturali, naturalistiche, paesaggistiche, ambientali e folkloristiche!”.

… E altre prelibatezze
Il patrimonio della città di Camerino è davvero interessante e quello gastronomico, con il quale l’amministrazione comunale intende operare il rilancio, dispone di un paniere di prodotti di notevole appeal: tartufi, funghi, carni bovine ed ovine, legumi e cereali biologici, formaggi, pasta e salumi, tra i quali spicca il ciauscolo, un esclusivo salame a pasta molle che è nato proprio qui e che rappresenta un’icona della gastronomia marchigiana nel mondo. Altra icona è il Verdicchio di Matelica, il vino bianco più premiato dalle guide italiane di settore.

Consigli su dove dormire e dove mangiare

Per il soggiorno consiglio Hotel Villa Fornari. Posto in zona panoramica, ricavato in una dimora storica con bellissima cappella antica … e con un ottimo ristorante.
Come ristorante consiglio anche Etoile Bistrot: fine dining, piatti della tradizione rivisitati e un’ottima cantina.

Non vi resta che fare l’esperienza di visitare il borgo di Camerino e fare un viaggio nelle tradizioni delle Marche e nei suoi sapori.

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