House sale da Finarte a Milano

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I prossimi 6 e 7 maggio 2009 verranno venduti all’asta arredi e dipinti di una collezione milanese e altre provenienze, meraviglie uniche del calibro di un Ercole di Guercino

Appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte, Finarte propone i prossimi mercoledì 6 e giovedì 7 maggio 2009 una house sale, una vendita degli arredi di un’unica abitazione.
Opere incredibili, conservate perfettamente e scelte con estrema cura dai proprietari, tra le opere compare addirittura uno straordinario Ercole di Guercino dipinto intorno al 1640 , un quadro di altissimo livello qualitativo e di forte carica emotiva, impreziosito dall’imponente cornice originale d’epoca, intagliata e dorata, che testimonia l’importanza che tale dipinto ha avuto per i suoi proprietari (olio su tela, cm 123×96, stima: 250-350.000 Euro).
Ovviamente il ricco catalogo propone diverse opere, per esempio troviamo le opere emiliane, come il Mosé del bolognese Giuseppe Maria Crespi (olio su tela, cm 54×44, stima: 10-15.000 Euro), il Ritratto di giovin signore dipinto dal bolognese Antonio Beccatelli (olio su tela, cm 97×68, stima: 7-9.000 Euro), quattro disegni di Marco Antonio Franceschini raffiguranti le Quattro stagioni, in cornici bolognesi d’epoca (cm 54,5×39, stima: 20-25.000 Euro), tre disegni di Ubaldo Gandolfi e altri quadri di pittori minori emiliani, come Luigi Serra e Luigi Bertelli.
Presenti anche opere d’arte di produzione straniera, Ne è un esempio il prezioso quadro raffigurante un Paesaggio con rovine e la predica di una sibilla, di Giovanni Paolo Panini pubblicato nella monografia di Ferdinando Arisi edita nel 1986 (olio su tela, cm 183×240, stima 250-300.000 Euro).
Al mondo genovese appartiene uno dei mobili più belli della casa, un superbo stipo in noce genovese del XVI secolo (stima: 40-50.000 Euro), pubblicato dal Morazzone come uno dei migliori esempi dell’ebanisteria ligure del Cinquecento e due dipinti studiati da Camillo Manzitti, la Circoncisione di Luigi Miradori, detto il Genovesino (olio su tela, cm 118×149, stima: 15-25.000 Euro) e un Autoritratto inizialmente attribuito al Grechetto ed ora assegnato alla mano di Giovan Battista Langetti, che il proprietario ha voluto “vestire” con un’importante cornice policroma intagliata del XVII secolo, acquistata dalla nota bottega antiquaria di Franco Sabatelli a Milano (olio su tela, cm 90×71, stima: 10-15.000 Euro).
Dall’ antiquario Brunelli di Milano provengono le due splendide consoles in legno scolpito e dorato, con piano in marmo giallo, eseguite in Lombardia nel XVIII secolo (stima: 45-50.000 Euro), accompagnate dalle rispettive specchiere in legno scolpito e dorato, anch’esse realizzate in Lombardia nel XVIII secolo (stima: 35-45.000 Euro).
Per quanto riguarda i mobili, troviamo un superbo e raffinato salotto composto da un divano, due poltrone e quattro sedie laccate e dipinte, eseguite a Venezia nel XVIII secolo, splendido per l’ottimo stato di conservazione, che ci permette di valutarne e apprezzarne l’elevata qualità (stima: 50-70.000 Euro).
Tra i dipinti di scuola veneta segnaliamo Madonna col Bambino e Santi del trevigiano Pier Francesco Bissolo, formatosi nella bottega di Giovanni Bellini e uno dei migliori interpreti della pittura veneta del XVI secolo, attento alla lezione di Palma e di Giorgione (stima: 70-90.000 Euro) e tre concitate scene di Battaglie di Francesco Simonini (una stimata 20-25.000 e una coppia valutata 24-28.000 Euro).
Da segnalare inoltre una grande specchiera in legno scolpito, dorato e intarsiato in avorio, eseguita a Roma o Venezia nel XVII secolo, in ottimo stato di conservazione (stima: 50-70.000 Euro), una Madonna col Bambino e San Giovannino di scuola toscana del XVI secolo (38-45.000 Euro) e una tipica Scena orientale, di Alberto Pasini (30-40.000 Euro); un cassettone francese, un busto francese in marmo del XVIII secolo, raffigurante un gentiluomo, una scultura lignea tedesca del XV/XVI secolo a grandezza naturale, raffigurante un angelo annunciante, uno stipo inglese del XVIII secolo montato con pannelli in lacca, simile a quelli cinesi e molti altri oggetti, di fogge, provenienze ed epoche
Infine, le opere di Raffaello Locatelli; nato a Bergamo nel 1915, studiò alla Scuola d’Arte Fantoni e all’Accademia Carrara a Bergamo. Ritrattista e paesista, partecipò a numerose rassegne come il Premio Bergamo (1939, 1940, 1941), il Premio Michetti (dal 1949 al 1958), il Premio Marzotto (dal 1953 al 1957), la Quadriennale di Roma (1951) e la Biennale Nazionale di Brera (1955, 1957, 1959). Gli sono stati attribuiti vari premi ed è stato protagonista di varie mostre personali a Bergamo, Roma e Milano.
 

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