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Un insolito e intrigante Raboso Passito che stempera nella dolcezza i tratti decisi dell’uva da cui proviene

Quella del Raboso, vitigno autoctono del trevigiano, è un’uva nera dalla buccia spessa capace di mantenere una considerevole acidità, anche dopo una lunga maturazione: per questo solitamente viene raccolta con una vendemmia tardiva, tra la fine di ottobre e i primi di novembre.
Da essa Villa Sandi ha saputo dare vita a un Raboso Piave DOC dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati e un bouquet tipicamente fragrante con sentori che richiamano il profumo delle amarene e delle marasche, oltre ad una piacevole nota erbacea, al palato è secco, austero, acidulo e ricco di corpo.
I tannini che ne caratterizzano l’essenza permettono di accostarlo a piatti anche molto grassi e ricette tipiche del territorio a base di carni bianche e rosse cotte allo spiedo, cacciagione, selvaggina, arrosti e formaggi ben stagionati. Capace di reggere l’invecchiamento in maniera egregia, può essere assaporato in meditazione anche dopo 10 anni, diventando un vero e proprio vino da intenditori.
Prezzo indicativo in enoteca: 9,50 euro.
Ma Villa Sandi è riuscita a “domare” il carattere forte e deciso del Raboso creando un insolito Raboso Passito: le uve, lasciate sulla pianta, vengono raccolte a fine gennaio e dopo un periodo di maturazione e affinamento danno vita a questa vera e propria gioia del palato, dal colore rosso rubino di grande profondità e profumi intensi e complessi, giovani e penetranti, che si aprono al naso con sentori di frutta molto matura, confettura e piccoli frutti rossi che lasciano pian piano spazio a prugna, note speziate e balsamiche.
In bocca ha un ingresso importante, forte, di grande intensità e morbidezza e un piacevole senso di freschezza, tutti tratti che vengono esaltati in abbinamento a formaggi molto stagionati e a pasticceria secca.
Prezzo indicativo in enoteca: 24 euro.

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