Gianfranco Meggiato, l’astrattismo della materia

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Materia in perenne movimento che cambia e si disintegra per mostrare le contraddizioni del nostro tempo

Scultura in movimento che sembra sgretolarsi per mostrare al mondo la realtà celata dalle sue stesse forme,  le opere dell’artista Gianfranco Meggiato giocano con la psicologia stessa dell’essere umano, le sue contraddizioni e le sue paure.
Le sculture celano meraviglie che possono comparire o infrangersi al contatto con la realtà, realizzate in bronzo le architetture complesse cercano l’unità e la loro stessa evoluzione, o involuzione come sottolinea Vittorio Sgarbi, caratterizzate da una profonda ricerca dell’equilibrio, voluto e desiderato anche nelle forme apparentemente imperfette ma che in realtà dimostrano un’abilità unica e completa.
Sculture e gioielli, grandi opere si contrappongono ad oggetti indossabili e eleganti dalla forma misteriosa atte ad attirare ammirazione e a suscitare curiosità, l’equilibrio ricercato nelle opere viene riportato nel gioiello,così come l’attenzione e la dissoluzione propria del linguaggio dell’artista.
La non forma voluta sta alla base del suo pensiero, lucido e diretto volto a giocare con la luce catturata dalla materia e con i sentimenti che suscita.
Moderne forme che mutano, non finite, architetture asimmetriche e per questo cangianti, ingannevoli, affascinanti e portatrici di un profondo messaggio psicologico, anomalo, che chiede di venire decifrato ma a cui ognuno rende il proprio, personale, significato, sempre libero.

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