Alto Adige d’inverno: dove andare per una vacanza neve, sci e cultura

A fronte di tanta bellezza tutta da scoprire, e da assaporare, la ricettività è ottima ed adatta alle esigenze particolari delle famiglie, ma anche coppie, single e gruppi di giovani. Da anni infatti questa destinazione è molto apprezzata perchè turisticamente ben strutturata ad accogliere e soddisfare turisti italiani e stranieri che scelgono di trascorrere un periodo di vacanza in Sud Tirolo. Il grado di soddisfazione dopo un’esperienza in Sud Tirolo solitamente è così alto che spesso i visitatori tendono a tornare per ripetere l’esperienza, conoscere più a fondo il territorio ed apprezzarne la cultura Ladina.

Una vacanza in Alto Adige d’Inverno

Durante la stagione invernale,  ma anche fino a primavera inoltrata, le cime del Sud Tirolo sono in buona parte ammantate di neve. I suoi paesaggi vestono i colori invernali, i villaggi diventano come dei presepi, l’atmosfera è ovattata e la natura sembra addormentata come colta da un incantesimo. In questo contesto trascorrere una vacanza in Alto Adige si trasforma in un’esperienza indimenticabile.

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Per gli appassionati di sci questo è un vero paradiso, non c’è che da scegliere. Qui si trovano numerosi comprensori sciistici con impianti di risalita moderni e ogni tipo di servizio per lo sciatore, come l’equipaggiamento ed il noleggio sci, con attrezzature moderne e curate. Non mancano ovunque ottime scuole di sci per chi si accosta a questo sport sulla neve o per chi vuole ulteriormente perfezionare la tecnica.

Il comprensorio sciistico di Alta Badia

Il Comprensorio sciistico di Alta Badia, ad esempio, garantisce divertimento per tutti.
Metà delle piste, infatti, non sono eccessivamente impegnative e sono ideali anche per i sciatori meno esperti. Anche gli sciatori più ambiziosi e i professionisti trovano il loro ambiente ideale per praticare lo sport sulla neve ed effettuare grandi giri sui comprensori, grazie agli impianti di risalita ed ai collegamenti su un totale di 500 km di piste. I classici giri da percorrere con gli sci sono il Sellaronda o il giro della Grande Guerra, le piste nere della Gran Risa a La Villa e del Vallon-Boè a Corvara o ancora la discesa dal Lagazuoi.

Il comprensorio sciistico di Plan de Corones

Il Comprensorio Sciistico di Plan de Corones, nome che in ladino significa “piana degli spiriti della montagna”, è il luogo ideale per i sciatori esperti ed amanti della tecnica. Plan de Corones offre 32 impianti di risalita, dotati della più moderna tecnologia, in grado di portare gli amanti dello sport invernale ad alta quota. L’area sciistica tra Brunico, San Vigilio e Valdaora, con i suoi 119 km di piste, è un richiamo irresistibile per gli sciatori più entusiasti che affrontano con temerarietà chilometri di piste lunghe e impegnative. A Plan de Corones ne abbiamo almeno 5, le “Black Five”, che richiedono allenamento e tecnica. Tra loro c’è anche la famosa “Erta”- una delle piste da gara del FIS Ski World Cup in Alto Adige.
Plan de Corones offre però anche piste per principianti e gli sciatori meno esperti.
Snowboarder e Freestyler possono divertirsi sulla Easy Line, Medium Line, Medium Rail Line e Medium Kickerline.

Come si raggiunge Plan de Corones?

Facendo parte del carosello sciistico Dolomiti Superski, Plan de Corones è ben collegato agli altri comprensori sciistici che ne fanno parte: è possibile partire proprio dal Plan de Corones per intraprendere il Sellaronda, classico giro sciistico attorno al Massiccio del Sella nelle Dolomiti. Gli autobus a pianale ribassato circolano ogni 20 minuti tra la stazione a valle “Piculin” e l’Alta Badia, per l’accesso diretto al Sellaronda. Il comprensorio sciistico Plan de Corones si può raggiungere anche in treno: la fermata Ried-Plan de Corones in località Perca si trova direttamente presso la stazione a valle degli impianti di risalita.

Cosa vedere a Plan de Corones

Sulla vetta di Plan de Corones, tra una risalita e l’altra, su possono visitare anche due bellissimi musei, entrambi dalle architetture particolari e dai contenuti molto interessanti e di carattere immersivo.

Il Messner Mountain Museum Corones, detto anche MMM Corones, è il 6° museo voluto dal grande alpinista Messner. E’ il più alto museo di tutto l’Alto Adige, un tributo alla montagna ed all’alpinismo tradizionale. L’ edificio, spettacolare, è stato inaugurato nel 2015 su progetto del famoso architetto Zaha Hadid. Un percorso interessante con numerose testimonianze da parte di chi ha amato le sfide oltre ogni limite. Da qui si gode una spettacolare vista panoramica su tutto il comprensorio.

Alto AdigePlan de Corones Museo della Montagna

Lumen Museum è il museo della fotografia di montagna.  Cosî una vecchia stazione della funivia viene convertita in uno spazio dedicato alla montagna vista con gli occhi di un obiettivo, ed unisce architettura, fotografia e … arte culinaria . L’allestimento straordinario, e con grandi effetti a sorpresa, comprende il scenografico ristorante AlpiNN, considerato il miglior ristorante in un museo al mondo. È un progetto dello chef Robert Niederkofler – tre stelle Michelin – e Paolo Ferretti. Da provare!

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Plan de Corones ristorante AlpINN

Il comprensorio sciistico di La Crusc

La Crusc è una piccola area sciistica molto attrezzata, una perla paesaggistica ai margini della zona sciistica dell’Alta Badia e lontana dal turismo di massa. Un’area sciistica che si trova incastonata tra due parchi naturali che appartengono al patrimonio naturale dell’ UNESCO: da un lato si trova infatti il Fanes-Senes-Braies e dall’altro il Puez Odle. L’intero comprensorio di La Crusc fa parte del comprensorio sciistico Dolomiti Superski e ci si può lanciare in pista con un unico skipass.

Con l’impianto di risalita si arriva al Rifugio La Crusc, che si trova in posizione panoramica – ai piedi del “Sass dla Crusc” – a fianco del Santuario della Santa Croce.

Il rifugio è un edificio che risale al 1718, costruito per ospitare i numerosi pellegrini che giungevano in visita al Santuario.

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Rifugio La Crusc


Scoprire la cultura Ladina

La gran parte della popolazione parla come prima lingua il ladino, la “lingua originaria” dell’Alto Adige. Questo idioma ha più di mille anni di storia e viene tutt’ora mantenuto vivo da circa 30.000 persone.

Per chi è interessato alla Cultura Ladina, consiglio una visita al Maso Runch, una casa rurale storica che risale al 1700 e che conserva intatta la struttura e gli arredi di un tempo . Un posto semplice e autentico dove il tempo sembra essersi fermato e dove si possono gustare i deliziosi piatti della tradizione locale.

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Maso Runch

Qui potete chiedere al capo famiglia, il Sig. Enrico Nagler di fare l’esperienza del “Bagno nel Bosco” che consiste in un’ escursione su una vecchia slitta trainata dai cavalli Norici. Un viaggio senza tempo immersi nel silenzio del bosco innevato, abitato dalle sue fantastiche creature e circondati dalle vette delle Dolomiti. Ne uscirete incantati e rigenerati!

Alto AdigeSe volete approfondire ulteriormente la cultura Ladina potete anche visitare l’interessante Museo Ladin Ciastel de Tor, che è stato inaugurato nel 2001 all’interno di Castel Badia, un edificio che risale al 1230. Il museo riassume in sé le tante anime delle valli ladine, dando preziosi informazioni sulla storia e cultura, le leggende e l’artigianato di questa popolazione.

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useo della civiltà Ladina

Dove Dormire in Alto Adige

Un albergo dove si soggiorna bene, c’è un’ottima cucina (ed un eccellente barman) è l’Hotel Mareo Dolomites. La struttura si trova a San Vigilio, un paesino che è una vera perla e che è collegato agli impianti di risalita dei più importanti Comprensori.
Recentemente sono stati inaugurati anche due nuovi alberghi, Olangerhof – https://www.olangerhof.com/ e Castel Maurn – https://www.maurn.it/it/.

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