Insolito itinerario a Venezia tra i fantasmi di Cannaregio

La Morte a Venezia è un romanzo tedesco di inizio Novecento, opera di Thomas Mann, che ha espresso per la prima volta quello che un po’ tutti hanno sempre pensato ammirando la splendida regina della laguna. Venezia è bellissima, sì, ma anche un po’ inquietante. E se percorrendola di notte, tra i sotopòrteghi, oppure nella nebbia a bordo di una gondola si pensa al mistero … andare a conoscere i suoi fantasmi potrebbe confermare molti sospetti.

Sicuramente ogni sasso di Venezia è legato a una leggenda di spettri misteriosi, ma il sestiere che pare detenere il record – al punto da essere sede di numerosi “itinerari di fantasmi” – è Cannaregio. La zona che occupa tutta la riva nord del Canal Grande custodisce più di una storia da brivido. E non è un caso se culmina col panorama fatale della isola-cimitero di San Michele! Ecco quali sono le più interessanti tappe del brivido.

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Dal Ghetto agli Ospitalieri

Il Ghetto ebraico antico, situato nel cuore di Cannaregio, è oggi meta di molti turisti alla ricerca dell’antica storia di questo popolo nella città lagunare. Ma chi va in cerca di fantasmi, qui sentirà parlare della peste del 1576, una malattia misteriosa che in città fece poche vittime ma nel ghetto uccideva quasi soltanto i bambini. Secondo la leggenda pare che fu il rabbino a risolvere il mistero, rubando il telo funebre a uno dei corpicini e costringendo il suo spettro a venire a riprenderselo di notte!

In quella occasione, il piccolo fantasma rivelò al rabbino che la punizione divina si stava abbattendo sui piccoli per punire una donna che aveva ucciso il proprio neonato. Arrestata la donna, la peste smise di colpire i bambini. Ma ancora oggi, pare che i piccoli fantasmi tornino a infestare il ghetto di tanto in tanto!

Dal ghetto ci si sposta verso la Chiesa dei Gesuiti. Questo ricchissimo edificio di culto del 1729 è famoso per essere l’unico a esporre, sull’altare maggiore, le statue di tutti e sei gli Arcangeli. Di solito si parla di “tre Arcangeli” – Raffaele, Gabriele, Michele – ma chi si interessa di esoterismo conosce bene il potere dei tre angeli meno famosi, Uriele, Barachiele e Sealtiele. C’è chi giura che nelle sere di nebbia non sia raro veder passare misteriose ombre che corrono dalla chiesa fino al vicino palazzo degli Ospitalieri.

Isola di San Michele

L’Isola di San Michele è situata proprio di fronte alla chiesa dei Gesuiti. Ospita una bellissima basilica e il cimitero monumentale di Venezia. Un cimitero è il luogo ideale per avvistare fantasmi, e anche quello veneziano non si discosta dalla tradizione. In particolare, il fantasma che infesta San Michele – o meglio le sue sponde – è quello di una bimba annegata in un naufragio nel 1904, il cui corpo non fu mai ritrovato.

Se vi trovate al largo del cimitero di Venezia nelle mattine nebbiose di novembre, o nelle sere d’autunno, potreste avvistare nell’acqua dei lumini galleggianti che circondano quella che sembra proprio … una piccola bara! In quel caso pregate per l’anima della piccola Giuseppina Gabriel Carmelo, che attende ancora di trovar riposo!

Il Casino degli Spiriti

Restando sempre in zona Gesuiti e Fondamenta Nuove, si incontra il Casino degli Spiriti. Il nome dice già tutto, ma a vederlo – un casottino rosa, piccolo, discreto, affacciato sulla laguna – non fa poi tanta paura. In effetti è una dépendance del più grande palazzo Contarini del Zaffo e serviva per ospitare personaggi illustri. Pare vi abbiano dormito i pittori Tiziano e Giorgione, nel XVI secolo.

Giorgione era fidanzato con una bellissima donna di nome Cecilia. Anche un altro artista,  il Luzzo, era innamorato di lei ma non riuscendo a farsi riamare una sera, disperato, si uccise. Proprio all’ultimo piano di questo casino. In seguito, nella dépendance maledetta trovò rifugio una feroce setta di assassini e, dopo la II Guerra Mondiale, una banda di contrabbandieri.

Sono tanti i morti che aleggiano intorno al Casino degli Spiriti. I più coraggiosi e i più “fortunati” li hanno anche avvistati. In processione, lunghe ombre con fiaccole accese, che spariscono non appena entrano nel giardino del casino. Vorreste provare l’esperienza anche voi?

Il fantasma del doge alla Cavallerizza

Siamo al sestiere Castello, ma proprio al confine con l’infestato Cannaregio, precisamente in Campo Santi Giovanni e Paolo. Nei pressi della chiesa a essi dedicata si trova una piccola calle detta “della Cavallerizza”.

Qui, nel 1355, si riuniva in segreto il doge Marin Falier per congiurare contro il governo repubblicano. Scoperto per tempo, venne ucciso insieme ai suoi complici.

Chi passa dalla calle della Cavallerizza di notte, potrebbe avvistare un uomo che corre e si dispera, come se fuggisse da qualcuno. Ha le mani legate dietro la schiena e sparisce tra le mura di questi canali, proprio dove veniva ordita la congiura.

Fuori da Cannaregio

Le storie di fantasmi veneziani, quindi, non terminano con i confini del sestiere Cannaregio. Al di fuori di esso si trova Palazzo Grassi, dove gli spettri non sono da meno. E molto lontano dal centro, al Lido, si trova l’isola di Poveglia “la più infestata del Veneto”. Ma per conoscere questi misteri bisogna attendere un altro viaggio.

Per il momento, l’itinerario dei fantasmi di Cannaregio vi avrà portato a conoscere uno dei quartieri più antichi, strani e misteriosi di Venezia. Ma anche uno dei più belli. A Cannaregio, tra uno spettro e l’altro, si possono ammirare luoghi bellissimi come Palazzo Moro, il Pio Loco delle Penitenti, la chiesa dei Santi Apostoli. Sorge in questo sestiere la zona della “movida” giovanile. E da qui parte il percorso diretto verso Rialto.

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