Isola di Palmaria, cosa vedere e come raggiungerla

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Si trova davanti al Golfo di La Spezia, l’isola di Palmaria, e racconta storie antiche quasi dimenticate nascoste tra il verde selvaggio di una macchia spettacolare, che termina in spiaggette. Il luogo ideale per chi vuole allontanarsi dai luoghi turistici troppo affollati, per ama la natura e fare esperienze slow.

Il Golfo di La Spezia ha tre perle rare. Se voleste visitarle tutte scoprireste il paradiso che nemmeno immaginavate. Ma anche se non poteste fare il tour completo, soltanto approdare sulla più grande delle tre, l’isola di Palmaria, renderebbe l’idea. Palmaria, Tino e Tinetto sono un minuscolo arcipelago che l’UNESCO ha definito patrimonio dell’umanità nel 1997, regalando così un ulteriore motivo di vanto alla già bellissima Liguria. Un piccolo paradiso naturale che sarebbe anche potuto essere un museo a cielo aperto se secoli di guerre, dal Medioevo in poi, non avessero cancellato quasi del tutto i più antichi resti storici. Ma visitare Palmaria e le sue piccole sorelle resta comunque un’emozione grande, tutta da provare.

L’isola di Palmaria e le sue sorelle

Con 1,89 km quadrati di superficie, l’isola di Palmaria è la più grande del piccolo arcipelago. Per tre quarti, sul versante sud-ovest, è selvaggia, formata da vegetazione libera e scogliere a picco sul mare, mentre le sponde che fronteggiano il golfo di La Spezia – dove sorge l’abitato – sono più accessibili e pianeggianti.

Pare fosse abitata già da prima dell’anno Mille, infatti qui ebbe i natali addirittura un santo, San Valerio, nell’anno 560! Sicuramente ricca, con vigneti, frutteti e uliveti, fu da sempre la mira degli eserciti che si fronteggiarono tra Liguria e Toscana, tra Liguria e Corsica, tra Francia e Italia. Questi scontri continui hanno cancellato i resti più antichi della storia dell’isola, lasciando al turista di oggi solo una meravigliosa natura e le case e le viuzze di Terrizzo, unico villaggio dell’intero arcipelago. Di storico rimane il Forte Umberto Primo, che però non sempre è visitabile, e i ruderi del Forte Cavour situato lungo uno dei sentieri naturalistici.

Oltre a Palmaria vale la pena visitare anche le sue “sorelle” minori. Isola di Tino, che oggi è proprietà della Marina (quindi non sempre aperta al pubblico), è un paradiso naturale dove crescono mirto e lentisco e dove vive una lucertolina rarissima, il geco Tarantolino, il più piccolo d’Italia! L’isola di Tinetto è piccola e piatta, ricca di vegetazione spontanea e di … sorprese. Qui infatti si possono ancora ammirare i ruderi di un antico edificio monastico. Tutte e tre le isole fanno parte del Parco Naturale di Portovenere. E Portovenere è una tappa molto vicina e molto interessante da visitare, anche se non si trova sull’isola!

Cosa vedere all’Isola di Palmaria

Gli itinerari più belli da fare sull’isola di Palmaria sono quelli naturali che si possono riassumere nei famosi “sentieri di Palmaria”. Il consiglio è quello di andare in escursione con le guide, o comunque con abitanti esperti, del posto perché alcuni punti del percorso sono difficili e a volte anche pericolosi da fare da soli.

Sentiero dei Condannati è il percorso più turistico, quello preferito dai visitatori. Si tratta di 180 metri di dislivello verso la cima dell’isola da coprire camminando su gradinate di pietra. Non è un sentiero faticoso, infatti anticamente veniva percorso dai prigionieri e soprattutto dalle guardie dirette al Forte Cavour anche più volte al giorno. Possono affrontarlo quasi tutti, non richiede fatica eccessiva e regala panorami stupendi dall’alto. Si completa in meno di un’ora.

Sentiero ad Anello: questo è più il percorso adatto alle persone atletiche, a chi ama camminare e a chi fa sport. Occorrono quattro ore per completarlo e i panorami che se ne hanno in cambio sono unici. Ma bisogna faticare non poco. Partendo dall’abitato di Terrizzo toccherete la spiaggia del Pozzale, Punta Marinella, un’antica cava di marmo e – dopo un boschetto di lecci – ecco spuntare il Forte Cavour e l’Ostello. Da qui si imbocca il Sentiero dei Condannati e si continua su quel percorso e si arriva fino al meraviglioso punto panoramico di Punta Carlo Alberto (attenzione, perché è un tratto molto ripido e complesso!) dove ci si potrà riposare e ammirare la bellezza di Portovenere proprio di fronte, al di là del mare. Da qui, infine, si segue la stradina che ridiscende verso Terrizzo.

Le bellissime spiagge dell’isola

Dopo una bella escursione cosa c’è di meglio di un bagno al mare, godendosi il sole su una spiaggia da sogno? A Palmaria, infatti, è questo il finale ideale di ogni tour. E non mancano certo le località in cui godersi lo splendore e i benefici del mare ligure. Tra le spiagge più belle dell’isola c’è Punta Secco, la caletta che si trova proprio davanti al centro abitato, ghiaietta bianca e fondali azzurrissimi, con tanti servizi per il turista a portata di mano.

Chi volesse spingersi oltre, camminando per circa un quarto d’ora, potrà godersi il mare a Pozzale, spiaggia di sassi bianchi con vegetazione intorno e qualche casa alle spalle. Spiaggia dei Gabbiani è la più selvaggia e la più lontana, infatti si raggiunge tramite un duro percorso trekking – o in alternativa, affittando una barca, via mare! Comunque nessuna paura, perché per quanto incredibile sia, nelle vicinanze di questa spiaggia isolata sorge un piccolo ristorante.

Come arrivare e dove alloggiare

Come si arriva all’Isola di Palmaria? L’unico modo di raggiungere Palmaria è in nave. I traghetti, che servono i pochissimi abitanti dell’isola, partono tutto l’anno da Portovenere. In estate, a questi si aggiunge anche il servizio traghetti dal porto di La Spezia. Per arrivare a La Spezia gli aeroporti di riferimento sono Genova oppure Pisa, e poi percorrendo le autostrade A12 e A15 fino in città. Portovenere si trova a 13 km da La Spezia.

Potete alloggiare direttamente a Palmaria, nella deliziosa Locanda Lorena o in qualche piccolo B&B privato ricavato dalle casette dei pescatori locali. La maggior parte degli hotel di lusso si trova però sulla terraferma, a Portovenere.

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