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È il terzo vulcano più grande al mondo nonché la vetta più alta di Spagna: si tratta del Teide, la maestosa montagna che si erge nell’area centro-occidentale dell’isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie.

Il 28 giugno 2007, l’UNESCO ha riconosciuto ufficialmente il Teide – e il circostante Parque Nacional del TeidePatrimonio dell’Umanità, attestando il valore di un’area che già di per sé attira ogni anno dai 4 ai 5 milioni di visitatori da ogni parte del globo.

Sicuramente tutti gli appassionati di trekking ed escursioni l’hanno sentito nominare almeno una volta grazie all’incredibile bellezza di questa zona di Tenerife, caratterizzata da una straordinaria biodiversità sia dal punto di vista della fauna che della flora, la quale consta di ben 14 specie endemiche.

Geologicamente parlando la questione si fa poi ancor più importante in quanto addirittura l’80% delle formazioni vulcaniche presenti sul nostro pianeta coesistono qui, nei 190 kmq di superficie del parco.

La salita verso la cima del vulcano lascia sbigottiti: gli ecosistemi si alternano uno dopo l’altro, passando dalle coltivazioni di banane poste alla base fino all’arido paesaggio della vetta.
La vegetazione dirada chilometro dopo chilometro per poi ridursi drasticamente al varco dell’ingresso al vero e proprio parco nazionale, identificato con il centro d’informazioni El Portillo.

Per arrivare poi a quota 3.500 metri, il metodo meno faticoso è senz’altro il teleferico che in soli 8 minuti copre la distanza di 1.200 metri. È però anche la maniera più costosa in quanto il prezzo per il tragitto di andata e ritorno è di 26 euro.
I più allenati possono anche optare per la salita a piedi, una scalata che impiega almeno 5 ore, seguendo un percorso molto ripido ed impervio, non certo alla portata di tutti.

Giunti in vetta lo spettacolo ripaga però di ogni spesa o fatica!
Lo sguardo vaga e si perde nell’immensità, spaziando tra grossi nuvoloni bianchi fra cui si intravedono i profili della costa di Tenerife e di altre isole dell’arcipelago come La Gomera, La Palme ed El Hierro.

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Uno degli scorci più celebri del parco è costituito da Le Roques de Garcia, uno spettacolo geologico nato da millenni di erosione e costituito da pinnacoli di lava solidificata dall’aspetto quasi surreale e ultraterreno.
Altri punti di interesse sono il Pico Viejo, la cui ultima eruzione risale al 1798 e la Montaña Blanca da cui si apre una vista incantevole su Las Cañadas.

Il Parque Nacional del Teide può essere visitato in ogni periodo dell’anno e il suo aspetto nonché fascino varia a seconda delle stagioni.
Cambiano i colori e la vegetazione ma anche il clima. In inverno la neve scende a quote anche non troppo elevate ed è dunque preferibile avventurarcisi nei mesi più caldi, per soffrire meno il freddo e godere di condizioni più favorevoli.

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