Il Parco Bolasco in Veneto: itinerario nel”Paradiso”

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Se vi trovate nei pressi di Castelfranco Veneto, tra le tante ville bellissime della zona non perdete l’itinerario di Parco Bolasco, giardino immenso di una vera e propria reggia da scoprire.

Villa Revedin Rinaldi Bolasco Piccinelli non è la solita classica “villa veneta”, ma una vera e propria reggia. Una reggia di provincia, certamente, ma maestosa e affascinante nella sua grandezza e nella sua importanza storica. Ed è importante anche per il suo aspetto naturalistico, per quel parco ampio e ricco che la circonda. Parco Bolasco è una fonte inesauribile di bellezza, di spunti per la ricerca botanica, di memoria d’altri tempi.

Imperdibile l’occasione di seguire l’itinerario che proprio in questo parco porta alla scoperta di piante e fiori, serre e statue, sulle tracce delle famiglie nobili che lo hanno creato e curato per anni. Nel 2018 Parco Bolasco ha vinto il primo premio della competizione dei più bei giardini d’Italia, divenendo a tutti gli effetti “Il Parco Più Bello”. Parco Bolasco fa parte del network dei Grandi Giardini Italiani. Una vacanza in questa zona, tra l’altro, permetterà di scoprire tante altre bellezze che solo il Veneto sa offrire.

Parco Bolasco, storia del Paradiso

Il terreno su cui oggi sorge la villa è passato di mano in mano per secoli. Finché nel 1509 la famiglia Corner non decise di edificarvi una villa e di sistemare la proprietà come un grande giardino. Di questo edificio si sa qualcosa in base alle testimonianze registrate a fine XVI secolo: un castello con torri, dépendance e una peschiera sul davanti. Tutto cambia nel 1607 quando gli eredi dei Corner decisero di restaurare l’intero edificio. Demolirono le pesanti torri laterali e trasformarono la facciata così da somigliare a una reggia cittadina!

Del parco si parla per la prima volta nel 1697, quando il politico russo Petr Tolstoj in visita a Venezia venne portato ad ammirare questo giardino sterminato e riccamente curato che tutti chiamavano “il Paradiso”. Nel XVIII secolo il parco venne ulteriormente ampliato, e vi fu aggiunto un palazzo dove un tempo sorgevano gli edifici delle dépendance. A seguito di un lungo periodo di declino e abbandono, la proprietà venne poi affidata a nuovi restauri.

Dopo la morte dell’ultimo Corner, essa venne venduta prima alla famiglia Revedin e poi, tramite il matrimonio della figlia, ai Rinaldi. Infine, nel 1924, venne ereditata dai nipoti di questi ultimi, la famiglia Bolasco Piccinetti. L’ultimo restauro del parco avviene nel 1984, dopo il passaggio – per volontà testamentaria – della proprietà all’Università di Padova.

Cosa vedere al Parco Bolasco

Visitare il Parco Bolasco è già un interessante itinerario turistico, specie per chi ama la natura e la scoperta di piante originali. Lungo i suoi 7,63 ettari si passeggia tra boschetti, prati da sottobosco, ponti, laghetti e colline artificiali. Tutto intorno: oltre mille alberi di 65 specie diverse, di cui alcuni secolari; piante e fiori curati da oltre 80 anni; decine di statue seicentesche di cui almeno due equestri, opere di Orazio Marinali.

Tra gli alberi più belli da ammirare: abeti bianchi, abeti rossi, cedri dell’Himalaya, kaki americano e pini neri. Tra le piante degne di nota, le ninfee d’acqua e la Fotinia Cinese dai fiori scarlatti. Il Parco è anche disseminato di edifici perfettamente integrati nella natura circostante, come ad esempio la grande arena cavallerizza dominata dall’unica torre rimasta dell’antico “Paradiso seicentesco”. O come la “Cavana”, una capanna ottocentesca in stile eclettico costruita proprio sulla sponda del laghetto, all’ombra di magnifici salici che serviva sia come attracco per le barche che come belvedere e angolo di relax.

Sono vere e proprie opere d’arte anche la Serra Revedin, un ambiente a semicerchio in ferro e cristallo che occupa una piccola isola del laghetto e, con il suo elegante stile moresco, custodisce piante di agrumi dal freddo del posto. E ancora la Torre Colombaia Est, in stile moresco, che racchiude oggetti e testimonianze delle famiglie che hanno posseduto il parco, i Corner in particolare.

Cosa vedere nella Villa

La Villa che si può ammirare oggi è il risultato dell’ultimo rifacimento dell’edificio, datato XIX secolo, formata da due ali che si allungano in modo parallelo – una affacciata sulla strada e l’altra interna, verso il parco. Tra i due edifici sorgono le vecchie scuderie, al centro di un ampio cortile, dentro le quali gli stalli per i cavalli sono decorati con la stessa raffinatezza che si trova negli ambienti padronali.

Dentro la Villa l’itinerario turistico prevede la visita allo scalone Meduna, alla grande Sala da Ballo (180 metri quadri) finemente decorata dalla maestria del pittore Giacomo Casa da Conegliano e ricca di vetrate aperte sul parco, ad alcune stanze dei signori di un tempo. La villa si ammira anche dall’esterno, per la bella facciata che presenta ancora oggi e che esprime pienamente lo stile classico e grandioso della fine dell’Ottocento.

Nei dintorni di Parco Bolasco

Tutto intorno a Villa e Parco Bolasco c’è la cittadina di Castelfranco Veneto, un luogo turisticamente affascinante come pochi. Fare base qui, per l’alloggio, significa poter esplorare con calma il parco ma anche potersi spostare nel territorio circostante che riserva altrettante belle sorprese. Il castello medievale, la antica torre, le chiese in stile palladiano (Santa Maria della Pieve, il Duomo…) fanno di Castelfranco una deliziosa bomboniera da ammirare.

A questo si aggiungano le tante ville che, insieme a Bolasco, formano il panorama architettonico locale (Villa Regina, Ca’ Amato, Ca’ Marcello e diverse altre). Soltanto mezz’ora di macchina separa Castelfranco da Bassano del Grappa. A 45 minuti di strada verso sud si può visitare Padova con i suoi meravigliosi monumenti. Più vicina, in direzione est, la bella Treviso. E per i più esigenti, Venezia dista soltanto un’ora di autostrada.

Informazioni utili

Per arrivare al Parco Bolasco: Castelfranco Veneto è raggiungibile tramite tre autostrade – la A27 con uscita Treviso, la A31 uscita Vicenza Nord, la A4 alle uscite per Padova. La stazione ferroviaria si trova in centro, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Treviso, sebbene anche il Marco Polo di Venezia sia conveniente.

Parco Bolasco, orari e biglietti: per gli orari e i giorni di apertura è bene chiamare e informarsi, anche in merito alle norme anti Covid, contattando telefono:  049 8273939 (attivo dalle 9 alle 17, sabato e domenica compresi) oppure scrivendo una e-mail a: prenotazioni@villaparcobolasco.it .

Il biglietto di ingresso costa 3 Euro – gratis per i ragazzi da 0 a 5 anni, oppure 10 Euro l’ingresso formato famiglia. Le visite guidate hanno costi a parte che si sommano all’ingresso.

Per le foto si ringrazia: Archivio Grandi Giardini Italiani e Beniculturalionline.

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