Svizzera: un weekend al Cantone Svitto tra santi e coltelli

Stampa

La culla della Svizzera sorprende con la sua gastronomia, luoghi storici rinnovati con spirito ipermoderno, senza perdere autenticità. E senza prendere la macchina.

Einsiedeln è il più importante centro di pellegrinaggio della Svizzera. Il suo nome deriva dalla parola “eremita”.
Si trova nel cantone Svitto, uno dei cantoni fondatori dello stato, e quello da cui deriva il nome del Paese (in tedesco, da Schwyz – Svitto – a Schweiz – Svizzera).
In questa zona è nato Paracelso, passa il Cammino di Santiago, e ogni anno a metà settembre i monaci benedettini del monastero danno vita con centinaia di candele a una processione magica che coinvolge tutto il paese a lume di candela.

Questo è un cantone leggendario, con panorami mozzafiato, vette sopra le nuvole e musei ipermoderni, il tutto raggiungibile con i mezzi pubblici.
Il posto giusto per un itinerario perfetto per un weekend lungo o una settimana, tra
paesaggi rurali, gastronomia e tanta bellezza vera.

In vacanza, anche dall’auto

È chiaro, per come si propone e come si presenta, che la Svizzera punti a un tipo di
turismo a mobilità sostenibile. Prima ancora che per i visitatori, lo fa per i suoi cittadini. Il principio è semplice: nessuno deve essere costretto a utilizzare un’automobile. E così, la rete di treni e bus crea un sistema perfetto di accoglienza dove mete e coincidenze si incontrano, senza lo stress di auto, parcheggi e inquinamento.

Così lo stato elvetico promuove un modo diverso di viaggiare e lo fa promuovendo lo
Swisspass: un biglietto per diversi mezzi di trasporto e musei. Questo biglietto ferroviario permette di effettuare viaggi illimitati sulla rete Swiss Travel System. È disponibile per 3, 4, 8 e 15 giorni e comprende l’accesso gratuito a oltre 480 musei ed esposizioni. È legato alla carta d’identità e si può ordinare online a questo indirizzo: www.swiss-pass.ch/it/

Da Milano è sufficiente prendere il treno per Zurigo, poi il bus che con un cambio ad Arth-Goldau arriva fino a Brunnen. A salutare il visitatore appena sceso c’è un bel lago, il famoso lago dei quattro Cantoni, che molti conoscono più semplicemente come lago di Lucerna e che si può vivere sull’acqua, con una delle crociere che vengono organizzate in traghetto durante l’anno.

Dove nasce il coltellino svizzero

A poca distanza in bus si può visitare il museo di una delle produzioni svizzere più famose al mondo: Victorinox, il leggendario coltellino svizzero. Il quartier generale è qui. Durante la visita riservata alla stampa, è stato possibile saperne di più non solo sulla produzione di coltelli (a cui si aggiungono fragranze, una linea di valigeria, orologi e vari utensili da cucina), ma anche sulla filosofia dell’azienda. Anche in questo caso, molto “svizzera”.

Sì perché la visita comincia dalla “fine”, dai rifiuti. La prima cosa che i manager presentano ai media con orgoglio è la loro politica di raccolta differenziata. Victorinox pone molta attenzione a questo aspetto e anche all’incentivare uno stile di vita sano tra i suoi dipendenti. Da un tot di minuti ogni giorno dedicati per fare ginnastica in azienda, alla distribuzione di casse di frutta di stagione tra gli uffici, per gli attacchi di fame in alternativa al classico distributore di merendine (tranquilli, c’è anche quello).

Il museo è uno spazio interattivo che racconta la storia del brand e offre al visitatore due postazioni dove potersi cimentare nella creazione del suo personalissimo coltellino svizzero. Un brand mondiale, che ha conservato un’anima di bottega artigianale.

Panorami mozzafiato

A poca distanza ci sono due altre tappe interessanti: la funicolare più alta del mondo, con una pendenza fino al 110%. Un miracolo ingegneristico reso possibile dal speciali cabine cilindriche e da un particolare sistema che ne mantiene costantemente il piano in posizione orizzontale (per info: www.stoos-muotatal.ch). Si arriva in un borgo montano tra casette di legno e pietra, animali al pascolo e la vetta al Fronalpstock raggiungibile in funivia (ma volendo e se avete tempo e siete allenati, anche con una bella passeggiata).
La vista in alto è da non perdere. È presente anche un rifugio-ristorante, è su oltre 10
laghi e un recinto con simpatiche caprette pronte a posare e farsi accarezzare dai
visitatori.

Verso Einsiedeln, il paese dell’eremita

Alla nascita di Einsiedeln e del monastero benedettino è legata la leggenda di un eremita.
La destinazione offre un fascino particolare a seconda del periodo dell’anno. Come meta spirituale sempre, visto che si tratta del luogo di pellegrinaggio mariano della Svizzera. Ma soprattutto a metà settembre, durante Festa della “Consacrazione angelica”, una celebrazione religiosa suggestiva che accende di candele tutto il centro storico e l’abbazia.
I monaci, dopo aver cantato il Salve Regina davanti all’effigie della Madonna Nera nel
monastero, illuminato da centinaia di candele, danno vita con la gente comune a una
toccante processione.

Il convento benedettino ha una storia che risale a più di un migliaio di anni fa. Costruita più di mille anni fa, nel 934, la biblioteca annessa testimonia la tradizione e la cultura del luogo. Tra i libri antichi che si possono ammirare, una bibbia in pergamena manoscritta del 940 e un manoscritto in scrittura neumatica, l’antica annotazione per le note musicali. Il retro del monastero ospita la più antica scuderia in Europa e i cavalli di razza autoctona, Einsiedler.

Nella piazzetta del paese ogni Natale si svolgono inoltre i mercatini natalizi: dal sabato del primo giorno di Avvento per nove giorni circa. Il posto speciale per acquistare del
panpepato originale, visto che qui è attiva da secoli, la pasticceria Goldapfel è la prima e più antica di specialità come i Schafböcke e i Lebkuchen. In origine, questi biscotti
speziati, chiamati Einsiedler Schafböcke, erano pensati per i pellegrini che si recavano in visita all’abbazia di Einsiedeln e servivano come provviste per il viaggio. Sono nutrienti, con vari ripieni e sapori. L’attività comprende un negozio (vicino all’abbazia), un negozio d’altri tempi, e un museo sul Lebkuchen (Kronenstrasse 1).
Per info: www.goldapfel.ch

Tipicità locali e prodotti naturali anche alla Milchmanufaktur di Einsiedeln, azienda che produce formaggio e yogurt da fattorie di piccole e medie dimensioni nei dintorni. Il caseificio dimostrativo è aperto da martedì a domenica. L’area di stagionatura e
produzione è circondata da vetri trasparenti in modo che si possano osservare i lavori e i prodotti. Al piano di sopra, uno shop e un ristorante dove gustare i prodotti locali.
La Milchmanufaktur ha aiutato a risollevare le sorti di tanti allevatori nella valle che alcuni decenni fa erano in difficoltà a causa della crisi del mercato del latte. Tra le produzioni di nicchia, anche il latte fieno, prodotto da animali che si nutrono esclusivamente con fieno naturale appunto: da non perdere!
Per info: www.milchmanufaktur.ch

 

Dove dormire

  • A Brunnen, al City Hotel Brunnen: confortevole hotel in luogo “tattico”, vicino al bel lungolago, ai negozi e ai locali e alla fermata del bus.
    (Gersauerstrasse 21 www.city-brunnen.com).
  • Ad Einsiede all’Hotel Allegro, un albergo adatto a pellegrini, semplice ma dotato di ogni comfort (Lincolnweg 23 , www.hotel-allegro.ch ).
    Se siete fortunati, ad accogliervi verrà Fredy, il gatto-mascotte del quartiere e dell’hotel.

Stampa