Mostra a Padova su Modigliani, Picasso e Mirò: le voci della modernità in esposizione a Palazzo Zabarella.
Dal 16 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, l’elegante cornice di Palazzo Zabarella a Padova si prepara ad accogliere una delle mostre più attese dell’anno: Modigliani Picasso e le voci della modernità, un’esposizione che riunisce oltre 65 capolavori di 30 artisti d’avanguardia, provenienti dalla prestigiosa collezione del LaM – Lille Métropole Musée d’art moderne, d’art contemporain et d’art brut, uno dei musei più visionari e rilevanti del panorama culturale europeo.
La mostra
L’iniziativa è organizzata da Palazzo Zabarella e LaM, in collaborazione con Manifesto Expo, con il patrocinio della Fondazione Bano e del Comune di Padova. L’esposizione si inserisce in un percorso di respiro internazionale che, negli anni, ha già visto Palazzo Zabarella collaborare con istituzioni museali come il Brooklyn Museum di New York e il Musée de Grenoble, confermandosi come crocevia culturale tra l’Italia e il mondo.
Un viaggio visivo tra le avanguardie del XX secolo
La mostra di Padova su Modigliani e Picasso è un racconto per immagini che attraversa il cuore pulsante del Novecento artistico europeo, rivelando al visitatore i fermenti, le rotture, le intuizioni che hanno definito l’arte moderna e contemporanea. Le opere selezionate dal LaM restituiscono un’idea ampia e articolata delle ricerche estetiche sviluppatesi tra i primi del Novecento e gli anni Settanta, mettendo in luce tanto i protagonisti riconosciuti – come Pablo Picasso e Amedeo Modigliani – quanto figure meno note, ma di straordinaria potenza poetica e sperimentale.
I nomi sono iconici: sei opere di Modigliani, tra cui Ragazzo dai capelli rossi, Maternità, Nudo seduto con camicia e il celebre ritratto di Moïse Kisling, dialogano con cinque capolavori di Picasso, tra cui Pesci e bottiglie (1909) e Donna con cappello (1942), e con le ricerche di Georges Braque, Léger, Laurens, Survage, Torres-García, Calder, Miró, fino ad arrivare all’Art Brut e alle esperienze outsider.
Il LaM e la visione di un collezionismo colto e pionieristico
Le opere in mostra appartengono alla collezione del LaM, museo nato nel 1983 nella cittadina di Villeneuve d’Ascq, nell’area metropolitana di Lille, grazie al lascito di Jean e Geneviève Masurel. La raccolta ha origine nella passione visionaria di Roger Dutilleul, zio di Jean, industriale e collezionista raffinato che iniziò ad acquistare opere d’arte già nel 1904, attratto istintivamente dalla sincerità del segno e dalla potenza del colore.

Descritto dal gallerista Daniel-Henry Kahnweiler come un “uomo nella tradizione dei grandi amanti dell’arte”, Dutilleul fu uno dei primi sostenitori del cubismo: collezionò opere di Braque, Picasso, Léger, Laurens, mostrando un’apertura mentale rara per l’epoca e una profonda sensibilità visiva. La sua collezione, lontana da ogni dogma, era animata da una visione quasi spirituale dell’incontro tra osservatore e opera: “La cosa più importante è che il dipinto ti guardi”, affermava, sottolineando il carattere empatico e quasi dialogico dell’esperienza estetica.
Il testimone passò poi a Jean Masurel, che, cresciuto a stretto contatto con lo zio, ne proseguì l’opera con lo stesso spirito appassionato. Già nei primi anni Venti, durante gli studi a Parigi, Masurel iniziò ad acquistare opere d’arte, approfondendo l’interesse per l’astrattismo e per gli artisti emergenti del nord della Francia. La sua decisione di donare l’intera collezione alla città di Lille nel 1983 segnò la nascita del museo, che da allora non ha mai smesso di arricchirsi.
Arte moderna, contemporanea e brut: un percorso unico in Europa
Un ulteriore, decisivo ampliamento della collezione avviene nel 1999, con l’acquisizione dell’intero fondo dell’associazione L’Aracine, una raccolta di oltre 3.500 opere di Art Brut donate da Madeleine Lommel, Claire Teller e Michel Nedjar. È proprio grazie a questo fondo che il LaM diventa il primo museo francese a unificare in modo coerente tre anime artistiche: moderna, contemporanea e brut. Oggi il museo conta oltre 8.500 opere, e rappresenta un punto di riferimento per lo studio dell’arte del XX e XXI secolo.

Le sezioni della mostra: un percorso in sei atti tra pittura, scultura e intuizione
La mostra, curata da Jeanne-Bathilde Lacourt, curatrice per l’arte moderna del LaM, si articola in sei sezioni tematiche, pensate per accompagnare il pubblico attraverso i diversi linguaggi e le molteplici tensioni dell’arte del secolo scorso.
Il percorso si apre con una riflessione sul cubismo, attraverso le tele di Picasso, Braque, Laurens e Léger. A quest’ultimo è dedicato un approfondimento sul cosiddetto “Tubismo”, una variante personale e stilizzata del cubismo, testimoniata in mostra da ben sei dipinti.
Seguono poi le esplorazioni astratte di artisti come Paul Klee, Léopold Survage, Eugène de Kermadec, Francisco Borès, e le opere rare e intensamente simboliche di Modigliani, autentico ponte tra tradizione italiana e modernità parigina.
Il percorso si amplia poi verso le avanguardie del dopoguerra, con artisti come Joan Miró, André Lanskoy, Youla Chapoval, Joaquín Torres-García, Alexander Calder ed Eugène Leroy, la cui pittura stratificata e materica offre un’esperienza quasi tattile.
Una sezione particolarmente affascinante è quella dedicata all’arte autodidatta e naïf, con opere di Séraphine de Senlis, Gertrude O’Brady, Augustin Lesage, Fleury Joseph Crépin. Qui si svela un’arte più istintiva, spesso visionaria, capace di una profondità spirituale inaspettata.
Il percorso si conclude con l’Art Brut autentico, attraverso sculture di Antoine Rabany, l’opera Pane filosofico di Jean Dubuffet, e una rara scultura in legno di Auguste Forestier, testimonianze di una creatività libera, senza codici accademici, ma fortemente connessa alla dimensione umana più profonda.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura europea
La mostra di Modigliani e Picasso a Padova é un autentico viaggio nella storia del gusto, del collezionismo e delle idee, che attraversa più di settant’anni di arte con uno sguardo internazionale, sensibile e colto.
Per gli amanti dell’arte moderna, per i curiosi in cerca di nuove visioni, per chi ama le narrazioni fuori dai canoni, l’esposizione di Palazzo Zabarella sarà un’occasione unica per entrare in contatto con l’essenza profonda di un secolo creativo, tumultuoso e rivoluzionario.
Informazioni
La mostra Modigliani Picasso e le voci della modernità si tiene a Palazzo Zabarella, Padova, dal 16 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026. Per ulteriori informazioni su orari e prezzi visitate il sito https://www.zabarella.it/mostre/modigliani-picasso-modernita.