Borgo La Scola, luogo senza tempo sull’Appennino bolognese

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Il Borgo Medioevale di La Scola si trova poco lontano da Bologna, e a due passi dall’estroso castello di Rocchetta Mattei. Una realtà che affonda le proprie origini nelle tradizioni longobarde e offre panorami medievali ancora oggi incantati.

Se Grizzana Morandi (Bologna) è già un piccolo paesino con pochi monumenti da vedere, perchè spingersi fino a borgo La Scola? Forse perchè c’è una sottile linea mistica e magica che unisce questi due luoghi, che fanno parte della stessa municipalità, in un cammino di storia e di bellezza che li rende unici.

I turisti vengono a Grizzana Morandi per ammirare il “castello eclettico” di Rocchetta Mattei e per ricordare il grande pittore e incisore Giorgio Morandi, che qui era nato. Ma se, dopo la loro visita, spostassero l’attenzione appena più in là, sull’altro versante della montagna, scoprirebbero un borgo che sembra essersi fermato al 1200, uno dei borghi medioevali meglio conservati dell’Appennino. Qui, a La Scola, il tempo non esiste più, il rumore non arriva. Una piccola oasi di pace in cima alle montagne dell’Appennino che vi farà innamorare.

Borgo La Scola, un antico posto di guardia

Nulla a che vedere con la “scuola” o lo studio. Il nome di Scola deriva da una antica parola germanica, “skulk“, che significa “posto di guardia”. E data la sua posizione elevata sull’Appennino, borgo La Scola è di sicuro una vedetta che sorveglia la valle da secoli. Non si sa quando sia stato fondato esattamente questo borgo medioevale. Nel XIII secolo era già un villaggio abitato, ma di sicuro qualcuno aveva messo radici qui fin dall’epoca Longobarda (VI secolo).

Per le cronache storiche, il borgo La Scola viene citato soltanto a partire dal XIV secolo, precisamente dal 1370 in poi. All’inizio di quel secolo, la ricca famiglia Parisi si era trasferita in questo luogo proveniente da Prato, in Toscana. Prima come feudo, poi come semplice località di residenza, borgo La Scola rimase legato al nome dei Parisi fino alla loro estinzione – con Irene Parisi – nel XIX secolo. Grazie a questa famiglia, il borgo venne abbellito tra i secoli XVI e XVIII con edifici in pietra dalle forme armoniose e delicate.

Rimasto intatto e omogeneo dal punto di vista architettonico, il piccolo borgo conserva le case tipiche, le torri e gli oratori. Dalla sua struttura si percepisce che La Scola è un centro abitato nato con una vocazione difensiva, impreziosito in un secondo momento dai simboli  arcaici realizzati dai celebri Maestri comacini, muratori, stuccatori e artisti, che qui, tra il ‘300 e il ‘500, lavorarono in gran numero: le vecchie torri vennero trasformate in abitazioni civili, così come case, fienili, essiccatoi vennero ampliati anche oltre le mura di difesa.

La Scola Emilia Romagna

Nota per i curiosi … Volgendo lo sguardo in alto verso la montagna, la cui parte cava è rivolta verso il tramonto, si intravvede una piccola chiesetta. E’ la chiesa di Santo Stefano  a Sasso di Vigo, protettore, appunto dei tagliapietra e dei muratori …

La Scola Emilia Romagna

Nel 1974, tramite la lungimiranza del sindaco di allora di Grizzana Morandi, la signora Paola Pisi, borgo La Scola venne dichiarato luogo di interesse storico con vincolo urbanistico e architettonico. Questo lo ha preservato dall’edilizia scriteriata e anche da decori urbani poco consoni alla sua bellezza. In tal modo, oltre alle case antiche si sono salvate dalla distruzione anche antiche piante, come il cipresso di 700 anni oggi considerato “monumento naturale”.

Cosa vedere al borgo La Scola

Borgo La Scola è già di per sé un monumento. Fa parte del patrimonio storico-artistico di Grizzana Morandi e le sue stradine lastricate, le casupole medievali in pietra, i portali scolpiti sono parte di un itinerario spettacolare.

Le torri che un tempo, nel Medioevo, erano la caratteristica principale del villaggio oggi sono parte dell’architettura. Molte sono addossate alle case, ai ponti e quasi si confondono col paesaggio. Ma se saprete individuarle vi stupiranno. Come vi stupiranno i “corridoi pensili”, i ponticelli, i passaggi che collegano le case l’una all’altra passando sopra le vie e i cortili.

I palazzi sono eleganti, con finestre artistiche e portali maestosi, ma anche gli edifici più umili – abbelliti da fiori ai balconi e da stemmi – sono parte del fascino di questo luogo. Inoltre ammirerete la chiesina di Oratorio San Pietro, con la pala d’altare della Madonna della Cintura; l’orologio solare di Palazzo Parisi; la Corte Bruni, un delizioso cortiletto chiuso su un lato da una casa a ponte sormontata da una torretta, sulla quale spicca un altro orologio solare.

La Scola Emilia Romagna

Non si può non andare a visitare il grande cipresso, vecchio quasi 700 anni, che svetta dall’alto dei suoi 25 metri sopra il piccolo centro.

La Scola Emilia Romagna

Nei dintorni del borgo …

Nei dintorni del borgo, il territorio di Grizzana Morandi offre altri monumenti e paesaggi emozionanti. Il simbolo assoluto è la Rocchetta Mattei. Questo grande castello in stile eclettico fu costruito nel XIX secolo dal conte Cesare Mattei e stupisce per il mix di stili. Infatti ricorda un po’ i palazzi arabi, un po’ le chiese russe e in alcuni dettagli le costruzioni gotiche medievali. Gli interni tipicamente “moreschi” riflettono questo stile tipico dell’Ottocento, che voleva stupire con forme e colori eccezionali.

Sempre nei dintorni, una piccola oasi di verde rilassante è il Parco Provinciale di Montovolo-Vigese che custodisce al proprio interno un santuario con antichi affreschi del XII secolo. Nella zona di Ponte, invece, si può ammirare la improbabile forma nordica della chiesa dell’Assunta, progettata dal finlandese Alvar Aalto.

Sono parte del percorso che conduce da e verso La Scola anche la pieve di Roffeno (XI secolo), la casa-museo di Morandi, il castello Comelli e le grotte di Labante con la cascata che le sovrasta.

Come arrivare al borto La Scola

Per arrivare al borgo La Scola si devono seguire le indicazioni da Grizzana Morandi a località Vimignano. Prendendo come riferimento il centro di Bologna, che dista dal borgo circa 57 KM, si può seguire la  Statale Porrettana per 7 km verso Vergato. Si può deviare in alternativa verso Sasso Marconi e seguire la Statale del Setta.

Per chi viene da fuori, l’ideale è l’autostrada Bologna-Firenze con uscita a Rioveggio, seguendo poi le indicazioni stradali. Chi arriva in treno può scendere alle stazioni di Vergato,  sulla ferrovia Bologna-Porretta o la stazione Pian di Setta lungo la direttissima Bologna-Firenze. L’aeroporto di riferimento è quello di Bologna.

Dove alloggiare: sono tante le soluzioni soprattutto in termini di B&B e di agriturismo, tutto intorno a borgo La Scola. Tra gli alloggi da segnalare nelle immediate vicinanze del paese: B&B Antico Mulino, agriturismo I Fondacci, Angolo di Paradiso, B&B La Pieve. A Grizzana si può alloggiare all’hotel Il Crinale, al Giardino Incantato, all’hotel Sterlina, al Bosco dei Cervi.

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