Carbonia, itinerario in Sardegna tra miniere e saline

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Visitare Carbonia in Sardegna, alla scoperta di itinerari storico-industriali ma anche saline e paesaggi stupendi con storia antichissima legata alla magia di antiche popolazioni. Ecco dove si trova Carbonia e cosa si può vedere.

Fino a non molto tempo fa, Carbonia (oggi situata nella provincia di Sud Sardegna o Sulcis-Iglesiente), era famosa solo per le sue miniere, antiche e moderne. Il turismo, qui, è una ancora nuova prospettiva economica perché solo da poco la “storia industriale” è diventata protagonista di itinerari per il turismo esperienziale. Carbonia quindi offre la propria storia moderna, quella delle miniere, integrandola alla storia molto più antica dei nuraghi e delle domus de jana e ai paesaggi della natura unica che la circonda. Lo scopo è quello di stupire e attirare la gente verso una Sardegna alternativa, lontano da quella stereotipata di spiagge-sole-mare. E forse per questo molto più accattivante e bella.

Carbonia e le sue miniere

Carbonia ha iniziato ad attirare il turismo internazionale quando è rientrata negli itinerari “storico-industriali”, nuova tendenza iniziata alla fine del XX secolo e divenuta una vera e propria moda nel Duemila. Si va a scoprire la storia moderna con la stessa curiosa attenzione con cui si visitano musei, siti archeologici e pinacoteche. Le storie legate a questi ricordi, tra l’altro, sono molto più vive e spesso vengono narrate da chi certe esperienze le ha vissute sulla propria pelle.

CARBONIA
photo ALEX10_wikimedia

Facendo base a Carbonia si possono seguire diversi itinerari legati alle miniere. Da Terra Segada – l’impianto minerario più antico, a Caput Acquas, a Sirai, e dalle miniere di Monte Leone a quelle di Barbusi, Cortoghiana o Corona Sa Craba.

Le più famose sono le miniere di Bacu Abis, dove è possibile visitare il pozzo estrattivo di Castoldi e quelle di Serbariu. Questi ultimi sono pozzi risalenti agli anni Trenta del secolo scorso, chiusi all’inizio degli anni Sessanta e oggi riconvertiti in Museo del Carbone dove, oltre ai mezzi e ai ricordi dei minatori si possono visitare alcune gallerie e ammirare foto e lavori d’epoca. Interessanti anche le miniere di Sirri dove le gallerie si trovano a poca distanza dall’antico villaggio dei minatori, oggi restaurato proprio ad uso turistico.

Carbonia e la storia antica

La regione di Carbonia è stata abitata da sempre, non si ricorda un tempo in cui qui non ci sia stato l’uomo. La nascita della città risale al periodo “del carbone”, come il suo nome ricorda, cioè al 1930 … ma fin dalla preistoria questo territorio era stato utilizzato, abitato e vissuto dalle popolazioni. E se oggi il centro storico di Carbonia vanta soprattutto architetture di epoca fascista (anni 1930-1945), nei dintorni vale ancora la pena andare alla scoperta di memorie antichissime.

In centro potete ammirare le solide e quasi severe costruzioni degli anni Trenta: la Torre Littoria è ancora lì, con i suoi mattoni rossi che richiamano il campanile della chiesa di San Ponziano che svetta sull’ampia piazza Roma, cuore della città; il Teatro Centrale fa anche esso parte di queste architetture; e ancora la ex Sede del Dopolavoro, Albergo Centrale, Scuola Nord, Villa Sulcis. Più moderni ma ben in tono con lo stile anni Trenta sono il Monumento al Minatore, e le fontane pubbliche.

Andando indietro nel tempo alla scoperta delle bellezze del passato, sono degne di nota: la chiesina di Santa Maria a Flumentepido (XI secolo), l’antico Convento Benedettino, la chiesa di Santa Lucia a Sirri. Fuori città sorgono numerosi siti archeologici e almeno una quindicina di nuraghi in ottime condizioni di conservazione. Da visitare sicuramente la Acropoli Fenicia di Monte Sirai, le Tombe dei Giganti di Corona Maria, la Villa Romana di Su Landiri Durci e quella di Barbusi, la Via Sulcitana di Sirai, i nuraghi Sirai, Costa Lallai, Piliu.

Cosa vedere nei pressi dintorno a Carbonia …

Le aree verdi non mancano, nei dintorni di Carbonia, e nemmeno le località marine di grande bellezza. Negli immediati dintorni della città ci si rilassa nelle tante pinete (Pineta Nord, Pineta Sud, Pineta Bacu Abis), e ci si può anche sdraiare all’ombra di piante che hanno visto il medioevo… come l’Olivastro Millenario di Barbusi! Non lontano dal centro sorge la cascata di Su Cannoni, il lago di Monte Prano, il mare stupendo dell’Isola di Sant’Antioco che si affaccia sulle spiagge di Solinas, Porto Botte e sulle vasche delle Saline.

Le Saline di Carbonia (o di Sant’Antioco) sono ancora un itinerario poco frequentato ma che merita, non solo perché si affaccia su queste immense vasche marine percorrendole tramite sentieri panoramici, ma anche perché ospita alcuni dei più begli uccelli – migratori e stanziali – del Mediterraneo. C’è chi viene da lontano per scattare qualche foto all’originale pollo sultano o ai maestosi fenicotteri rosa!

Un itinerario a Carbonia può includere ovviamente anche Iglesias, Sant’Anna Arresi e Teulada. Chi volesse spingersi più lontano potrà arrivare, in barca, a Carloforte sull’isoletta di San Pietro. Oppure, inoltrandosi nell’entroterra per 80 km verso nord – circa un’ora e dieci di viaggio – ci si può regalare perfino un relax termale alle sorgenti naturali di Sardara.

Come arrivare e dove alloggiare

Carbonia è ottimamente collegata da servizi bus e taxi all’aeroporto di Cagliari, che dista solo 70 km. Ma si può arrivare anche in treno, con i convogli della linea ferrata Cagliari-Decimomannu-Iglesias.

Non manca l’ampia scelta di strutture in cui alloggiare, a Carbonia e dintorni. Uno degli hotel più richiesti è il Lu’Hotel, che offre anche vasche termali.

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