Il Castello del Catajo in Veneto, la reggia dei Colli Euganei

Il Castello del Catajo, monumento talmente grandioso da essere definito “la reggia degli Euganei”Tutto nasce intorno alla nobile “casa sulla tenuta del Taglio” (Ca’ de Tajo, Catajo) di Beatrice da Correggio, costruita sui colli Euganei , dove si trova il distretto termale del Veneto, tra il tardo XV secolo e gli inizi del XVI. In quella palazzina raffinata e circondata dal verde, spettacoli, letture e concerti intrattenevano gli aristocratici veneziani e padovani nelle lunghe giornate estive. I nobili veneziani raggiungevano la Casa di Beatrice residenza estiva della famiglia Obizzi direttamente in barca, navigando attraverso i canali.
Gli Obizzi erano una famiglia di origine francese stabilitasi in Italia, a Lucca, nel secolo XI. In seguito si spostò nei dintorni di Venezia, dove diffuse la propria stirpe fino al XVIII secolo (il nome si è perso nel 1803). Fu Enea degli Obizzi, nel XVI secolo, a voler ricavare un palazzo nobiliare  dalla residenza di villeggiatura della famiglia materna, sui colli Euganei. Iniziò così la costruzione del castello che si sarebbe protratta fino al 1600, con aggiunte anche nel XIX secolo. Dopo la I Guerra Mondiale il castello viene venduto a titolo di risarcimento e nel 1929 diventa proprietà privata della famiglia Dalla Francesca. Lo acquista in seguito, nel 2015, la famiglia Cervellin, attuale proprietaria.

Gli esterni del Castello del Catajo

Il Castello del Catajo si innalza a dominare un magnifico parco, restaurato di recente, ricchissimo di piante rare, esemplari antichi e aiuole fiorite. Tra le piante più antiche, due magnolie piantate nel XVIII secolo e una altissima sequoia, importata direttamente dal Nuovo Mondo. Bellissime piante, tra cui agrumi in vaso, circondano anche la Peschiera – aggiunta nel XIX secolo – e i viali che conducono alla struttura principale.

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Negli anni più recenti sono stati recuperati gli antichi roseti di quel che un tempo era Il Giardino delle Delizie, i cui ceppi originari risalgono addirittura al XVI secolo. Percorrendo il parco si arriva al cancello principale del castello: un imponente arco neoclassico del Settecento introduce al giardino interno, e in particolare al Cortile dei Giganti. Questo grande spazio delle dimensioni di un campo da calcio, oggi ricoperto di erba, era il luogo dei tornei e degli eventi di palazzo.

Grazie a un complesso sistema idraulico, all’occorrenza si poteva allagare per mettere in scena vere e proprie “naumachie” (battaglie navali)!

Le stanze del Castello

Il castello conta 350 stanze, dunque sarebbe impossibile descriverle tutte anche se fosse interamente aperto al pubblico. Essendo però una residenza privata, solo alcune parti sono visitabili. La struttura si articola in Vecchio Castello, il nucleo originario costruito sulla Casa di Beatrice, e Castel Nuovo l’ala aggiunta nel XIX secolo e più elevata rispetto al resto.

L’ingresso spettacolare dal Cortile dei Giganti, tra bellissime fontane artistiche, conduce alle scale di accesso, dai gradini piatti perché percorribili anche a cavallo nel loro tratto più esterno. Queste scale furono intagliate direttamente sul corpo roccioso del colle.
Si accede quindi al Piano Nobile, con un salone finemente affrescato da Giovan Battista Zelotti. Si potranno ammirare splendidi affreschi con i volti, i costumi d’epoca e le gesta della famiglia Obizzi, scene delle Crociate, rappresentazioni allegoriche (Democrazia, Aristocrazia, Monarchia).

Inoltre cinque stanze mostrano come viveva la nobile famiglia, quali oggetti usava e come era organizzata la vita di ogni giorno.
Da visitare inoltre la cappella neogotica (1838) e la terrazza panoramica che si apre proprio davanti al salone degli affreschi.  Nel Castello del Catajo è conservata anche “la pietra insanguinata” sulla quale morì drammaticamente, nel Seicento, la marchesa Lucrezia Obizzi.

Il fantasma del Castello del Catajo

Nella notte tra il 14 e il 15 novembre 1654, a soli 44 anni, veniva uccisa in modo cruento nella propria camera da letto la marchesa Lucrezia Obizzi, moglie di Enea II.  La verità sulla sua morte rimase un mistero per giorni, finché la colpa non ricadde su Attilio Pavanello – aristocratico e amico del marito di Lucrezia – che si era innamorato di lei e aveva tentato più volte di molestarla.
All’ennesimo rifiuto, Pavanello si era accanito sulla donna che, nel cadere morta al suolo, macchiò di sangue la pietra oggi conservata a ricordo di quell’evento.

Testimone dell’omicidio fu il figlio degli Obizzi, Ferdinando, che anni dopo andò in cerca del Pavanello e lo uccise vendicando la madre. Il fantasma di “una misteriosa dama azzurra” è stato più volte avvistato tra le mura del Catajo, a partire dal XVIII secolo fino ad oggi.  Le descrizioni combaciano sempre, anche tra testimoni che non hanno potuto mai conferire tra loro: una sagoma in abiti femminili d’epoca, che fluttua in una nebbia azzurrina e scompare dietro un muro, o una porta.

Un sito chiamato Orizzonti Paranormali ha eseguito anche una indagine con strumenti di altissima tecnologia per individuare il fantasma e i risultati sono stati sorprendenti anche per il team. Molto è stato detto e scritto sul fantasma che si aggira nel castello, ma l’esperienza più emozionante è di sicuro quella che si ripete ogni anno in occasione dell’anniversario del delitto. Nella notte tra 14 e 15 novembre, infatti, alcuni attori mettono in scena la vicenda proprio negli ambienti in cui avvenne. Il pubblico potrà seguirli di stanza in stanza … con brividi e tensione alle stelle!

Informazioni per visitare il Castello del Catajo

Il castello è situato nel comune di Battaglia Terme, in provincia di Padova, nella zona termale del Veneto e vicinissimo a diversi di punti di interesse turistico del Veneto – Padova a mezz’ora di strada, Venezia a 40 minuti, Castelfranco a 45 – Battaglia è un piccolo paese che sorge sulle sponde dell’omonimo canale.
Il Catajo e il suo parco sono i monumenti più importanti, insieme alle chiese e al Museo della Navigazione Fluviale.

Per raggiungere Battaglia Terme: tramite autostrada A13 con uscite Terme Euganee, Padova Sud, Padova Nord o Monselice; tramite il treno, scendendo a Terme Euganee-Abano-Montegrotto. L’aeroporto più vicino è quello di Venezia.

Il Castello si può visitare tramite visite guidate, ogni sabato e domenica, alla tariffa di 15 Euro (ridotto 8 Euro per i minori), con ingresso gratuito per i bambini da zero a cinque anni. Altre modalità di visita si possono consultare sulla apposita pagina del sito ufficiale.

I contatti del castello sono :  +39 349 9347190 , amministrazione, segreteria: +39 049 9100411, email: info@castellodelcatajo.it .

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