Le Grotte di Scurati in Sicilia ed il borgo fantasma

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Sulla via tra Palermo e Trapani sorge il paese di Custonaci, circondato da antiche montagne dove si aprono grotte e cave. Alcune di queste caverne nascondono un incredibile segreto … come le Grotte di Scurati.

Scurati è una piccola frazione che nessuno avrebbe mai notato se non avesse improvvisamente preso importanza la meravigliosa Riserva dello Zingaro, sulla costa fra Palermo e Trapani, in Sicilia. Viaggiando tra i due capoluoghi, tra spiagge caraibiche, macchia mediterranea e montagne grezze e guizzanti di guglie, non sono davvero rare le grotte e le cave. Un territorio unico che lascia capire quanto sia antica questa terra. Il borgo di Scurati, nel comune di Custonaci, sorge proprio a ridosso di una di queste grotte. Anzi …. dentro!

I siciliani conoscono da sempre Custonaci, proprio per la tradizione di allestire i presepi natalizi dentro le cave e soprattutto nelle casette abbandonate di Scurati. Ma per i turisti forestieri questa è una delle tante meraviglie venute allo scoperto grazie alla serie televisiva “Il Commissario Montalbano”. Qui infatti è stato girato l’episodio “Il Ladro di Merendine”, tra i primi del fortunato telefilm. E da quel momento tutti vogliono venire ad ammirare le Grotte di Scurati.

Le Grotte di Scurati

Scurati è una delle frazioni del comune di Custonaci e sorge a ridosso della riserva protetta di Monte Cofano. La montagna rocciosa che la domina si spacca in più punti e si contano infatti ben nove caverne, tra cui una di notevoli dimensioni. Le caverne sono state abitate da sempre. Al loro interno sono stati rinvenuti numerosi resti preistorici, ma anche medievali. Gli ultimi abitanti delle grotte andarono via a metà del XX secolo, dopo il 1950.

Le Grotte di Scurati sono: Grotta Buffa, Grotta Rumena, Grotta del Crocifisso, Miceli, Cufuni, Grotta della Clava, Grotta Maria Santissima, l’Abisso del Purgatorio e Grotta Mangiapane. Le più suggestive sono Grotta Rumena e l’Abisso del Purgatorio, ma la più spettacolare è sicuramente Grotta Mangiapane e il borgo che ospita al suo interno!

Grotta Rumena è larga 3 metri e profonda 13, mostra ancora i segni della fortificazione che venne qui allestita durante l’epoca delle guerre contro i Saraceni e geologicamente è una miniera di informazioni. Dal 2015 è stata eletta “geosito speleologico di rilevanza mondiale” e in alcuni punti si possono ancora vedere graffiti di era preistorica. L’Abisso del Purgatorio è una grotta verticale che raggiunge la profondità di 200 metri ed è accessibile solo da un tortuoso corridoio. Bellissima, ma consigliata soltanto a bravi speleologi.

Scurati, il borgo nella grotta

Grotta Mangiapane è l’attrazione turistica principale. Una gigantesca “bocca” che si apre sul fianco della montagna con una altezza di 70 metri, una larghezza di 13 e che si addendra nella roccia per 50 metri! Un antro talmente comodo e accogliente che l’antico paese di Scurati venne costruito … al suo interno! La scelta di vivere dentro una grotta non è, come molti pensano, frutto di ignoranza e di stile di vita primitivo. Al contrario: la grotta mantiene ottimamente l’equilibrio delle temperature – caldo in inverno, fresco in estate – e dunque vi si abitava comodamente.

Il borgo fu abbandonato negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando la gente dovette emigrare oppure preferì trasferirsi nel nuovo paese di Scurati, più a valle. Ma le case dentro la grotta non furono mai lasciate alla incuria. Ogni anno tornano ad essere abitate, durante le feste di Natale, trasformandosi nel più grande e più bel presepe vivente di Sicilia! Se verrete in quell’occasione potrete visitare le casette, le bottegucce e la cappella, camminando sulla via acciottolata che raggiunge il punto più oscuro della grotta.

Cosa vedere nei dintorni

Custonaci è il comune a cui Scurati fa capo ed è un’ottima base per chi volesse visitare la vicina Riserva dello Zingaro. Oltre alle grotte, Custonaci ha un bellissimo santuario di origine medievale – ma ricostruito nel 1500 – intorno al quale si è formato l’intero paese. Da ammirare anche la Vecchia Tonnara e il Granaio Islamico.

Quest’ultimo è una recentissima scoperta (2016), così come sono recenti le scoperte di due misteriosi monumenti astrali: Porta del Sole e Cavallo del Sole. Si tratta di rocce monilitiche sistemate in determinate posizioni così da intercettare i raggi solari in certi periodi dell’anno. Una sorta di Stonehenge siciliana ancora tutta da valorizzare!

Occorrono 40 minuti in macchina per raggiungere da qui la Riserva dello Zingaro, mentre appena 16 km separano Custonaci e le sue grotte da Erice. Guidando per mezzora in autostrada si arriva a Trapani, mentre per Palermo le distanze si allungano ma non di molto – un’ora e venti circa.

Come raggiungere Scurati e Custonaci

L’aeroporto più vicino è quello low cost di Trapani, il più conveniente sicuramente l’aeroporto di Palermo.

L’autostrada A29 collega i due capoluoghi e per raggiungere Custonaci si esce a Castellammare del Golfo per poi proseguire lungo la Statale 187. Al ventesimo chilometro circa si imbocca la Provinciale 16 seguendo le indicazioni per Custonaci. Chi arriva in macchina da Trapani può seguire direttamente la Provinciale 20.

In treno si scende a Trapani per poi proseguire con un bus regionale, ma il percorso è lungo e complicato e dunque si sconsiglia questa modalità.

Per visitare le Grotte di Scurati è sempre conveniente informarsi e prenotare presso il Comune di Custonaci o direttamente al sito della Pro Loco (qui) . Di norma il sito è visitabile da aprile a novembre, dalle ore 10 alle 19 ma potrebbero sempre verificarsi cambiamenti. Naturalmente il sito è aperto al pubblico soprattutto nella settimana di Natale.

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