Le Saline di Trapani: percorsi di storia, arte e natura in Sicilia

Stampa

Tra Marsala e Trapani si aprono molte lagune sul bellissimo mare occidentale della Sicilia ed è qui che la produzione del sale e le Saline sono divenute fonte di sostentamento e anche fonte di meravigliosi itinerari turistici. Per chi è amante degli itinerari slow, per chi ama la natura e fare esperienze particolari, sono luoghi assolutamente da visitare.

La punta più occidentale della Sicilia offre alcuni dei tramonti più belli al mondo, con colori che restano dentro per l’emozione che scatenano. La luce di questi tramonti stupendi si riflette, microscopica, sui cristalli di sale che incrostano buona parte delle coste di questa provincia, Trapani, che non smette mai di stupire. Le saline, qui, sono industria ed economia ma anche storia e arte. Un itinerario affascinante le include entrambe, le Saline dello Stagnone di Marsala e le Saline di Trapani. Oggi questi luoghi sono anche destinazioni turistiche, perché ai visitatori è data la possibilità di ammirare le vasche, i cumuli di sale, i lavoratori all’opera. E di vivere l’emozione di un tramonto con aperitivo “vista Saline”.

Le Saline di Marsala

Le Saline di Marsala sorgono nella laguna – oggi riserva protetta – dello “Stagnone”. Questo specchio d’acqua salata si è formato grazie al movimento della sabbia spostata dalle correnti fino a formare una grande diga che ha chiuso una porzione di costa. La laguna, oltre ad essere una meravigliosa oasi di flora e fauna, consente la pratica di sport acquatici e soprattutto l’attività della estrazione di sale.

Popolate fin dall’epoca fenicia, cioè 3000 anni fa, le isole e le vasche della laguna furono sfruttate prima per la pesca, poi per l’industria tonnara e, dal XVIII secolo in poi, per la estrazione di sale. Fu la ricca famiglia imprenditoriale degli Adragna ad avviare questa fruttuosa attività che per oltre un secolo regalò pieno benessere a Marsala e a tutto il trapanese. Dopo un periodo di declino seguito all’Unità d’Italia, oggi le saline sono di nuovo un polo di attrazione e di produzione.

Non tutte le vasche sono attive, ma quelle che ancora estraggono il sale lo fanno usando tecniche antiche e collaudate da secoli. Tecniche che oggi i turisti possono anche ammirare, grazie al “saliturismo” che consente a tutti di osservare gli operai salinari al lavoro, all’ombra degli antichi mulini a vento che ancora servono da pompa per l’acqua. La bellezza delle saline di Marsala risiede anche nei colori spettacolari che le vasche assumono nel corso della produzione: dal celeste al rosa, e poi man mano il bianco del sale che si accumula in montarozzi. E poi, durante il periodo delle migrazioni, è possibile ammirare in queste stesse vasche la vita di numerosi uccelli come aironi, cormorani, spatole e i meravigliosi fenicotteri rosa africani!

Non lontano dalle saline, vale certamente la pena visitare Marsala: le spettacolari chiese, tra le quali spiccano la Chiesa Madre e Chiesa del Purgatorio, Monumento ai Mille, Castello di Marsala, Mura Fortificate.

Le “Isole dello Stagnone”

Lo Stagnone, oltre alle vasche per le saline, comprende quattro isole, l’arcipelago di San Pantaleo: Isola Grande, Schola, Santa Maria e Mozia. Isola Grande ospita alcune antiche saline, un bosco e diverse spiagge bellissime.

L’isola di Schola è quella su cui sorgono le rovine di una grande villa, un tempo proprietà di una famiglia nobiliare, poi usata come lazzaretto per i malati infettivi e oggi testimonianza di un tempo in cui queste isole erano vissute. Il nome deriva dall’antica Scuola Filosofica che i Romani avevano qui istituito 2000 anni fa.

Santa Maria è un’isoletta piatta e lunga che però oggi ospita ancora molte rovine archeologiche, motivo per cui è area protetta. Nonostante ciò è possibile visitare qui una villa del XVI secolo. Si può anche fare il bagno in alcune delle sue spiaggette, purché si rispettino i limiti imposti dall’area protetta.

L’isola più famosa è sicuramente Mozia (scritto a volte anche Mothia). Si trova proprio al centro della laguna, ed era popolata fin dai tempi dei Fenici. Anticamente doveva essere molto importante nel Mediterraneo, una vera “città fortificata” ambita da tutti e non è un caso che qui si scontrarono più eserciti nel corso dei secoli. All’inizio del XX secolo fu l’imprenditore inglese Whitaker, produttore di vini e inventore del mitico “marsala”, a comprare l’isola per condurvi personalmente scavi archeologici. I ritrovamenti di Whitaker oggi formano un grande itinerario turistico che comprende: antiche fortificazioni, strade lastricate, un enorme santuario, botteghe, alcune case e la necropoli. Completa il tutto, oggi, anche il museo dedicato proprio a Whitaker.

Le Saline di Trapani

Nel territorio compreso tra le città di Trapani e Paceco sorgono le Saline di Trapani. Funzionanti fin dall’epoca della dominazione Normanna, ancora oggi qui si estrae il sale con metodi artigianali e moderni. Le saline sono dal 1995 area protetta, soprattutto per consentire alle tante specie di uccelli migratori di utilizzarle indisturbati.

Il percorso si snoda dal Mulino Maria Stella dove si trova la sede del WWF, con possibilità di effettuare visite guidate, fino alle vasche, attraversando sentieri dominati dai mulini a vento, monticelli di sale e panorami mozzafiato sulla vegetazione selvatica che circonda tutto. Nella parte di saline che ricade nel territorio di Paceco si può anche visitare un interessante Museo del Sale, alloggiato in un grande e antico mulino.

Non lontano da queste saline sorgono la città di Trapani, con il suo splendido centro storico barocco (cattedrale di San Lorenzo, Santuario dell’Annunziata, Chiesa dei Misteri, Torre della Giudecca, Castello Colombaia, Torre di Ligny, Mura di Tramontana…), il borgo medievale di Erice e il paesino di Nubia, famoso per il suo “aglio rosso” di produzione locale e anche per le antiche canzoni tradizionali dei “salinari” (ascoltale qui) che si tramandano di famiglia in famiglia.

Come arrivare alle saline e dove alloggiare

L’aeroporto internazionale più pratico è quello di Palermo, situato a 84 km e raggiungibile tramite l’autostrada diretta A29; più vicino, ma utilizzato quasi solo dalle compagnie low cost, è l’aeroporto di Trapani-Birgi. Da Trapani città le Saline di Trapani distano appena 3 km (tramite SP21). Per raggiungere le Saline di Marsala, si deve percorrere la SP21 oppure la SS115, guidando per circa mezz’ora. Da Palermo alle Saline di Marsala si arriva in un’ora e mezza, percorrendo 117 km lungo la A29.

Come visitare le saline?

Per avere informazioni utili su orari di visita, biglietti ed eventi in programma presso le saline, consultate i siti ufficiali: Saline di Marsala e Saline di Trapani.

Stampa