Napoli, dove dormire e mangiare tra i locali storici più belli

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Un week a Napoli tra mare, vicoli e storia. Ecco i posti più antichi ed i locali storici per conoscere la città autentica

Abbandonate l’idea di una vacanza come tutte le altre. Dei soliti alberghi, b&b, degli spaghetti sul mare. A Napoli, dove risiede la storia italiana, ecco i locali più famosi – vissuti da re, regine, artisti e poeti –  per respirare l’aria del tempo: qui, infatti, tra vicoli, taverne e salotti, è ancora possibile.

Colazione con gli autori

Gran caffè Gambrinus. Aperto come “Gran Caffè”, nel 1890 venne ristrutturato in stile neoclassico, classico e Liberty da Antonio Curri con ornamenti e splendidi affreschi e dipinti dei massimi pittori dell’Ottocento napoletano. Centro politico, urbano e morale della città, è qui che D’Annunzio scrisse i versi di “A vucchella“; Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao presentarono il quotidiano “Il Corriere di Roma”; e sedevano Croce, Russo, Wilde, Hemingway, Sartre. Nel 1938 fu trasformato in parte in banca dal prefetto fascista ma nel 2001 ha riconquistato le sale affacciate su piazza del Plebiscito. Indirizzo Via Chiaia 1/2, 80121 Napoli (NA)

A pranzo con la tradizione

Locanda del Cerriglio. Famosa taverna del porto di Napoli dove, il 24 ottobre del 1609, all’uscita da una cena, Caravaggio venne assalito e sfregiato. Tra buon cibo, vino e donne di piccola virtù, sostavano Giambattista Basile, autore di “Lo cunto de li cunti”, l’alchimista Giambattista Della Porta, Giulio Cesare Cortese, autore del poema “Il Cerriglio ‘ncantato”, e Benedetto Croce. Chiusa dopo il Risanamento di Napoli del 1885 e salvata perché adibita a magazzino, ha riaperto nel 2014 dopo un decennio di restauri: conserva l’antica sala, la cantina sotterranea a volta, le salette al piano superiore, dedicate a eventi culturali, e le ricette della tradizione.  Indirizzo: Via del Cerriglio 3, 80134 Napoli (NA). Telefono +39 081 5526406

Ricordo “secolare”

Fabbrica Cioccolato Gay-Odin. Amata da Oscar Wilde nell’osteggiata sosta a Napoli del 1897, dal poeta di Giacomo e da Eduardo De Filippo, genio della commedia napoletana questa cioccolateria è stata creata dal confettiere piemontese e svizzero d’origine Isidoro Odin con la moglie Onorina Gay: la fabbrica ha dato vita a tanti dolci negozi nel polo dei caffè letterari napoletani e a Roma e Milano. Monumento nazionale dal 1993, dal 1922, è Liberty da manuale dell’ingegner Trevisan: lui sperimentò il calcestruzzo armato per comporre più liberamente gli ambienti; a comporre il resto la vetrina floreale, gli arredi in mogano, i macchinari e le ricette d’inizio Novecento che non deluderanno i più golosi. Indirizzo: Via Vetriera 12, 80132 Napoli (NA)

Dormire nella storia

Bisogna spostarci a Sorrento per trovare gli hotel storici campani. In primis il Grand Hotel Excelsior Vittoria dal 1834: è in questo albergo che Wagner decise che avrebbe concluso il Parsifal. E lo scelsero anche Margherita di Savoia nel 1883, il re Vittorio Emanuele III, l’imperatrice d’Austria nel 1889, Elena d’Aosta nel 1905 e re Gustavo di Svezia nel 1930, Verdi e Marconi. Nel 1944-45 – requisito come “rest-camp” dagli americani – ospitò il generale Clark, comandante della V Armata sbarcata a Salerno. Intatta la suite dove Caruso trascorse gli ultimi mesi, fu anche amata da Pavarotti, Bocelli e Dalla: quest’ultimo qui scrisse la celebre “Caruso”. Arroccato sul mare come una cittadella, prezioso, elitario ed elegante, quest’hotel conserva lo stile di allora e un giardino d’inverno liberty. Indirizzo: Piazza Tasso 34, 80067 Sorrento (NA)

Ancora più antico e “regale” è l’Hotel Bellevue Syrene. Nacque da una dimora settecentesca sorta sulle rovine della villa del figlio adottivo dell’imperatore Augusto. E il poeta de Lamartine era già qui nel 1820, Luigi II di Baviera nel 1853, l’imperatrice Eugenia – moglie di Napoleone III – nel 1868, il presidente spagnolo Castelar nel 1875; all’inizio del 1900, fu la volta del re Paolo di Grecia e Vittorio Emanuele III. L’albergo, a picco sul mare, è ricco di opere d’arte e d’antiquariato, con grotte e ninfei d’epoca romana fino alla discesa alla spiaggia. Indirizzo: Piazza della Vittoria 5, 80067 Sorrento (NA)

 

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