Visitare l’isola di Procida, una vacanza tra mare e cultura

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Procida, paradiso del turismo da sempre, oggi si ripropone in una nuova veste: Capitale della Cultura 2022, per farsi conoscere non solo per le sue spiagge ma… per molto molto altro.

Il 2022 per l’isoletta di Procida è un anno spettacolare e indimenticabile. Non solo perchè, a livello nazionale, è stata eletta Capitale della Cultura ma anche perchè secondo il prestigioso periodico  National Geographics è proprio lei la meta ideale delle vacanze. L’isola delle casette colorate spicca, infatti, tra venticinque località di tutto il mondo segnalate dalla rivista come mete turistiche da non perdere nel corso del prossimo anno. E il vantaggio di Procida è che non occorre attendere l’estate, per andare a visitarla: è bellissima e gradevole anche in inverno!

E noi italiani, siamo sicuri di conoscerla bene? Magari tanti di noi sono già andati lì in vacanza, giusto per fare del buon mare e tornare con una sana abbronzatura. Ma oltre alle spiagge da sogno, a Procida, c’è molto altro. Ed è giusto che lo scopriamo, perchè anche a questo serve una Capitale della Cultura. Titolo che, per essere meritato, ha bisogno di caratteristiche ben precise.

Alla scoperta di Procida

Procida è la più piccola delle Isole Flegree, che comprendono anche Ischia e Capri, al largo del golfo di Napoli. Il comune di cui fa parte include anche l’isolotto di Vivara, che è unito a Procida da un ponte. Molto vicina alla costa, dove oggi sorge l’odierno sito archeologico di Cuma, probabilmente deve proprio a questo antico centro il nome che porta (prima cyme, in greco, o in un idioma in seguito latinizzato prox cumae). Pare infatti che fosse la terra di passaggio di diverse migrazioni tra Cuma e Ischia, in entrambe le direzioni.

In epoca Greca e Romana, quindi, l’isola fu abitata ma senza la presenza di veri e propri centri urbani. Si sa che vi sorsero molte ville patrizie durante l’Impero e che fu gravemente devastata dalle invasioni barbariche, subito dopo. Con il dominio bizantino, però, ritrovò stabilità al punto da veder crescere proprio in quei secoli i propri centri abitati. Durante tutto il Medioevo e fino al XVI secolo, l’isola fu possedimento feudale di nobili napoletani.

Dopo i continui assalti dei pirati saraceni venne fortificata e ritrovò la giusta serenità per affrontare commerci e spedizioni in mare, divenendo una delle sedi di importanti flotte in epoca borbonica. Tra il XVIII e il XX secolo, Procida diventa famosa anche per i cantieri da cui escono navi robuste, agili e moderne in grado di soddisfare tutte le necessità dei committenti. Dal 1950, la cantieristica e la pesca hanno ceduto il passo all’industria del turismo, che sfrutta molto anche la cultura e la tradizione. Ed ecco perchè la meritata nomina a Capitale della Cultura 2022.

Itinerario dei monumenti di Procida

Il centro comunale di Procida e le sue frazioni occupano per intero l’isola e si collegano, con un ponte, a Vivara che è invece una riserva naturale protetta. L’itinerario alla scoperta del patrimonio monumentale di Procida consente, quindi, di girare tutta l’isola e di ammirare allo stesso tempo panorami stupendi.

Circa venti chiese formano il percorso turistico religioso di Procida. Magari non saranno tutte aperte, ma potrete certamente visitare le più importanti. La seicentesca Santa Maria della Pietà e San Giovanni Battista è tra le più belle: una sola navata, quattro cappelle laterali tra cui la ricchissima e spettacolare cappella San Nicola dove spiccano marmi pregiati. San Leonardo è molto antica, risale infatti al Cinquecento, e dentro è una meraviglia di stucchi barocchi aggiunti nel XVIII secolo. Da ammirare anche l’altare di marmi policromi dentro Sant’Antonio Abate, dove spicca anche una bellissima tela settecentesca (L’Immacolata al Cospetto della Trinità, di Giacinto Diano).

Da visitare, ancora, a Procida: le rovine di Palazzo d’Avalos, accanto all’abbazia; la Casa di Graziella, tipica abitazione isolana del 1800 che richiama l’omonimo romanzo del francese Lamartine ambientato qui; i palazzi nobiliari di Procida che si snodano lungo le vie del centro e sono quasi tutti databili tra XVII e XIX secolo. Non fatevi mancare una passeggiata tra le case colorate, i negozietti e le imbarcazioni ormeggiate sul lungomare di Marina della Corricella.

L’abbazia di San Michele

L’edificio più bello è sicuramente l’Abbazia di San Michele Arcangelo. Situato in cima a Terra Murata (il punto più alto dell’isola, ad appena 91 metri sul mare!), l’impianto conventuale esiste dal 1026, anche se gli fu data la forma attuale soltanto nel XVI secolo, dopo la realizzazione delle fortificazioni .

La chiesa che ancora oggi contiene le più belle opere d’arte dell’abbazia, mostra: un soffitto a cassettoni lignei decorati (XVII secolo), il coro e l’altare maggiore di fine Seicento, le tre cappelle ottocentesche sul lato sinistro riccamente decorate da quadri e stucchi del XVIII secolo.

La meraviglia dei “Casali”

I “Casali di Procida” sono un insieme di casette di pescatori, strette strette l’una all’altra, e fortificate da un muro esterno così da formare una sorta di grande cortile abitato. Risalgono al XVI secolo, e hanno quella forma per proteggersi dall’attacco dei pirati. Molti di questi “casali” sono stati oggi recuperati, ma quello che si è conservato meglio in assoluto è Casale Vascello.

Per raggiungere il cortile di Casale Vascello si deve entrare dentro vicoli molto stretti (da via Margherita e da via Salita Castello)  che però conducono a questo grande spazio coloratissimo, su cui si aprono balconi, archi e finestre ancora oggi abitati. Esplorarlo – sempre nel rispetto dei residenti – è come fare un viaggio nella storia.

Le spiagge di Procida e la natura di Vivara

Per chi ama gli itinerari naturali, la bellezza del mare e il relax di luoghi con poca gente e molti profumi, le spiagge – specie in autunno e in primavera – e la riserva naturale di Vivara sono la scelta ideale.

Le spiagge di Procida sono tante, tutte romantiche e affascinanti. Le più conosciute sono Spiaggia Lingua e Silurenza, situate molto vicino al porto e adatte alle famiglie, dato che sono ampie e sabbiose. Meno comode ma altrettanto belle le spiagge di Chiaiolella, Ciraccio e Pozzo Vecchio; sono situate  a ovest e dunque da qui si può ammirare il tramonto a mare, che in estate avviene anche dopo le 20! Per raggiungere la Chiaia occorre affrontare una scalinata di 182 gradini, poca fatica per un premio spettacolare con vista su Ischia!

Vivara, collegata da un ponte sul mare a Procida, è il regno dei sub. Nei suoi fondali, infatti, la natura è protetta così come sulla terra emersa ma nasconde anche alcuni tesori archeologici mozzafiato.  Non è difficile, da Vivara, avvistare bellissimi delfini che qui formano una delle colonie più grandi del Mediterraneo.

Informazioni utili per arrivare a Procida

Come arrivare: Procida si raggiunge tramite traghetti che partono sia da Napoli (molo Beverello e Calata di Massa) sia da Pozzuoli. In estate è sempre bene prenotare con largo anticipo il posto a bordo! L’aeroporto più vicino è Capodichino, Napoli.

Dove soggiornare: sono tante le idee di alloggio sull’isola, anche a gestione familiare. Hotel La Vigna, Hotel La Corricella, Terra Murata B&B sono tra i più famosi, ma esistono decine di altre soluzioni consultabili ad esempio su questo sito.

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