Le Isole Vergini Britanniche, una vacanza ai Caraibi

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Un arcipelago di 40 isole, tra atolli corallini e vulcani spenti, spiagge da sogno e natura incontaminata: questo sono le Isole Vergini Britanniche meta ideale per le vacanze d’inverno.

Le Isole Vergini Britanniche sono un assaggio di paradiso in un luogo da sogno, quei Caraibi che hanno preso il nome proprio dai colonizzatori britannici (la parola “Caraibi” è la pronuncia inglese del nome indigeno “Caribe”). Quaranta isole, delle quali solo quindici sono abitate; e di queste quindici, sono quattro le più importanti apprezzate da chi ama le loro belle spiagge, i villaggi coloniali, gli alberghi di lusso. le isole Vergini sono la meta ideale per chi sogna una vacanza d’inverno ai Caraibi.

Le isole delle “undicimila vergini”

Abitate fin dal 1000 avanti Cristo, furono a lungo possedimento della tribù guerriera dei Caribe. Soltanto con l’approdo di Cristoforo Colombo, nel 1493, però l’Europa e il mondo scoprirono questo lembo di paradiso in terra.  Fu proprio il navigatore italiano a battezzarle, per conto degli spagnoli: Islas de Santa Ursula y las Once Mil Vírgenes, ovvero le isole di Santa Ursula e delle Undicimila Vergini.

Di quel lunghissimo nome, ben presto rimase solo una parte – Undicimila Vergini – di fatto molto accattivante per tanti navigatori del tempo. E tanti, soprattutto pirati, si spingevano fin qui sognando di trovare quelle bellissime donne che il nome lasciava intuire. Passarono da questo arcipelago spagnoli, francesi, olandesi, danesi e infine inglesi. Oggi le Isole Vergini Britanniche fanno parte dei territori d’oltremare del Regno Unito e riconoscono come capo di stato il sovrano inglese, rappresentato da un governatore e da un parlamento locale.

Le Isole Vergini Britanniche abitate sono: Tortola (che ospita il capoluogo Road Town), Anegada, Virgin Gorda e Jost Van Dyke, le più popolate; seguono Beef, Cooper, Ginger, Great, Mosquito, Necker, Guana, Norman, Peter, Salt e Scrub. Quasi tutte vivono esclusivamente di turismo, sia di massa che di lusso. Infatti, le agevolazioni fiscali e le tante “società offshore” le rendono particolarmente appetibili. Resistono ancora i pescatori, eredi di quelle tribù antiche che sono state radici di questo arcipelago.

Alla scoperta delle Isole Vergini Britanniche

Le Isole Vergini Britanniche sono un insieme di meraviglie della natura, molto ben sfruttate dall’uomo che ha realizzato siti turistici in piena armonia con il paesaggio. Sarà difficile scoprirle tutte e quaranta, con le decine di itinerari diversi che le riguardano, ma è importante conoscere le quattro isole principali. E, perchè no, anche qualcuna delle isole minori che i turisti adorano.

Tortola

Questa è l’isola principale dell’arcipelago. Non solo perchè è la più grande e perchè ospita l’unica “montagna” (Mount Sage, 530 metri!) delle isole, ma anche perchè qui sorge il capoluogo: Road Town. Lunga 19 km e larga 5, Tortola ha origine da un vulcano spento. Vanta di essere stata la prima terra toccata da Colombo quando giunse ai Caraibi. Road Town, con i suoi 12.000 abitanti è l’unica vera “città” dell’arcipelago. Splendidamente raccolta intorno al porto turistico, vive letteralmente dell’industria del turismo nautico, con numerose aziende che producono e gestiscono yacht e escursioni in barca. Tra i monumenti da ammirare troviamo gli edifici in stile coloniale spagnolo del Governo, del Parlamento, della Posta. Da non perdere i tramonti sul mare di Long Bay e West End Beach.

Anegada

La seconda isola per estensione, dopo Tortola, non ha origine vulcanica ma si è formata da sedimenti di corallo e rocce calcaree. Infatti ha un territorio più pianeggiante, circondato da spiagge bianchissime e punteggiato da stagni di acqua salata popolati da fenicotteri rosa. Anegada è il paradiso del birdwatching, infatti oltre ai fenicotteri qui stazionano numerose specie di uccelli marini. Circa 300 persone vivono stabilmente su questa isola, gestendo imprese turistiche. Le località più interessanti da vedere a Anegada sono: le barriere coralline al largo dell’isola, le grotte sottomarine, la spiaggia di Keel Point.

Virgin Gorda

Pur essendo più piccola di Tortola e di Anegada, Virgin Gorda raccoglie una popolazione numerosa (3000 abitanti) che la rende il secondo centro abitato delle isole. La maggior parte vive a Spanish Town, piccola città raccolta intorno al porto turistico con architetture che risalgono al tempo della “corsa al rame”. Infatti su Virgin Gorda nacquero diverse miniere di estrazione del rame, attive dal 1830 al 1862 e oggi divenute attrattiva turistica. Le località più interessanti da vedere a Virgin Gorda sono: il Parco Nazionale delle Rocce di Baths e le spiagge di Savannah Bay e Spring Bay.

Jost Van Dyke

Come rivela lo stesso nome, quest’isola era un possedimento olandese prima di essere ceduta all’Inghilterra. Ricca di verde e di fauna, quest’isola offre non soltanto itinerari turistici balneari e nautici ma anche mini “safari” alla scoperta degli ambienti più selvaggi interni. Qui vivono serpenti boa, manguste, rari esemplari di rane e pipistrelli oltre ovviamente a una ricca selezione di uccelli. L’isola ospita 300 abitanti. Le località più interessanti da vedere a Jost Van Dyke sono: la spiaggia di White Bay, dove sorge anche il rinomato e vivacissimo Foxy’s Bar, e la penisola di Diamond.

Le altre isole dell’arcipelago

Se le quattro isole maggiori sono quelle che offrono più servizi e più itinerari, le isolette più piccole – tra le quindici abitate – sono comunque itinerari da scoprire. Verrete sempre accolti dai gentili abitanti del posto che vi condurranno ad ammirare piccoli gioielli nascosti della natura locale. Tra le isole minori un po’ meno … “minori” ricordiamo sicuramente:

  • Cooper Island, il paradiso di chi ama le immersioni subacquee. I suoi fondali corallini sono ricchi di esemplari di flora e fauna oceanica e attirano tutti gli appassionati di esplorazione e fotografia subacquea.
  • Mosquito, un isolotto privato che però si apre a chiunque voglia ammirare i simpatici lemuri, che qui vivono liberamente.
  • Peter Island è l’isola che ospita alcune delle spiagge più belle dell’arcipelago.
  • Necker, anche questa isola è privata ma vive di turismo e ospita di tanto in tanto anche personalità importanti del mondo dello spettacolo (Kate Winslet) e della politica (Obama).
  • Guana, è una ricca riserva protetta perchè ospita alcune delle più belle foreste tropicali dei Caraibi. Un piccolo centro turistico offre anche alloggi e visite guidate, con il permesso dei ricchi proprietari dell’isola!

Le spiagge più belle

Le Isole Vergini Britanniche sono da sempre una meta importante del turismo mondiale, ma lo sono ancora di più da quando Virgin Gorda è stata inclusa dalla prestigiosa Rivista Forbes tra le migliori destinazioni da visitare nel 2023.  Le sue “acque limpide e calme” , il suo “snorkeling eccellente”, i vari set qui individuati dalla British Virgin Islands Tourist Board and Film Commission (BVITB&FC) l’hanno resa la punta di diamante dell’intero arcipelago. Che comunque rimane interessante da visitare tutto!

Le Isole Vergini Britanniche infatti “sono continuamente premiate con riconoscimenti, tra cui Top Islands in the Caribbean, Bermuda and the Bahamas nei World’s Best Awards 2020 di Travel + Leisure”, dichiara l’ente ufficiale del turismo isolano. Con malcelato e meritato orgoglio!

Sono certamente orgoglio delle isole le bellissime spiagge che si incontrano lungo il percorso. Tra le più famose in assoluto: Apple Bay la spiaggia dei surfisti oppure West End, la spiaggia dei tramonti sul mare (a Tortola).  Big Bamboo Bay, Cow Wreck e Loblolly Bay (Anegada) sono ottime per le famiglie e per chi ama ammirare la barriera corallina. E ancora White Bay sull’isola di Jost Van Dyke, Savannah Bay su Virgin Gorda.

Come arrivare e dove alloggiare

Se le Isole Vergini Britanniche sono la vostra prossima meta per le vacanze ai Caraibi, ecco come potrete raggiungerle.

L’unico mezzo comodo e rapido è ovviamente l’aereo, ma non esistono voli intercontinentali diretti. Dall’Europa si deve far scalo a Porto Rico o ad Antigua e poi raggiungere le isole con voli minori che atterrano tutti all’aeroporto di Beef Island, collegato direttamente a Tortola da un lungo ponte stradale. Chi può permettersi piccoli voli privati potrà atterrare direttamente nelle isole minori che lo consentono. Tra le isole ci si sposta con i traghetti o con aerei privati.

Gli alloggi migliori si trovano a Road Town sull’isola di Tortola, oppure a Virgin Gorda (Spanish Town). Spesso si può alloggiare anche sugli yacht ormeggiati nei porti turistici delle isole. Per avere notizie più precise su come e dove alloggiare, si può contattare direttamente l’ente turistico locale: sito web www.bvitourism.com o tramite il numero 1-800-835-8530. Tra le sistemazioni migliori troviamo il Fort Burt Hotel, West Indian Cottage,  Sebastian’s Hotel (a Road Town), oppure Rosewood, Mango Bay Resort, Fisher’s Cove (a Spanish Town).

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