Porsche Boxster S 2009 – Test Drive

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Scopriamo insieme la nuova roadster tedesca tra le strade della Targa Florio: emozioni garantite

Palermo – Eccoci di fronte ad uno di quei momenti nei quali ci sentiamo fortunati a lavorare in questo settore. L’invito parla chiaro: nuova Porsche Boxster, Sicilia, il mio nome in fondo al foglio. E non importa che anzichè il sole ci sia la pioggia! Le novità sono molte, a partire dal cambio PDK a doppia frizione già testato sulla sorellona 911. Anche i motori sono nuovi, in particolare il 3,4 adotta l’iniezione diretta e scatta da 0 a 100 in 5,2 secondi.

La dinamica è stata migliorata, grazie ad un nuovo tuning di telaio, sterzo e sospensioni. Pur con un occhio attento al comfort, vedasi la maggiore servoassistenza al volante, la nuova Boxster offre un comportamento aggressivo e sincero. La massa ridotta (1.355 kg per la S) e la perfetta distribuzione dei pesi fanno il paio con la carreggiata larga e con l’impianto frenante Porsche maggiorato. Dentro invece debuttano nuove finiture ed optional quali sedili ventilati e riscaldati od il sistema multimediale PCM. Il tutto a 47.280 euro per la Boxster 2.9 e 57.180 per la Boxster S, ai quali aggiungere 2.970 euro per il cambio PDK.

Su strada
Non siamo proprio il massimo della discrezione, immersi nella campagna siciliana a bordo di una Boxster S gialla. Il che poco ci tange, anzi: abbiamo notato che le forme pulite e rastremate rendono al meglio in abbinamento a colori forti, che esaltano la purezza del design.
Gli interni sono accoglienti, curati maniacalmente come da buona abitudine Porsche. Lo spazio in lunghezza non manca, ed anche i gomiti trovano una sistemazione più che buona. Peccato non aver potuto ripiegare la capote in tela, per assaporare il vero spirito di questa vettura.

Le note provenienti dal sei cilindri boxer posto poco dietro di noi ci invitano a premere sul gas. La risposta è piena, con una gran grinta ai bassi ed un cambio di passo (e tonalità) a quota 4.000. Il cambio PDK non presta il fianco a critiche: le marce si susseguono senza soluzione di continuità, con passaggi repentini sia in scalata che in allungo. La vettura, dal canto suo, unisce la leggerezza nei cambi di direzione con una compostezza esemplare nelle curve più toste. Lo schema meccanico la rende piatta, poco incline al sottosterzo, tagliente ma benevola nelle reazioni al limite.

Dove molte vetture dello stesso segmento si limiterebbero a passeggiare, la nuova Boxster S tira fuori il suo DNA corsaiolo, ma nei tratti autostradali si rivela silenziosa e felpata complice la settima marcia: un’alchimia perfetta resa possibile dalla bontà del lavoro svolto, che conferma ancora una volta le origini del successo di Porsche.

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