Capolavori della modernità. La collezione del Kunstmuseum Winterthur

A dal 19.09.2009 al 10.01.2010

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Al Mart di Rovereto, dal 19 settembre 2009 al 10 gennaio 2010, sono ospitati oltre 240 capolavori assoluti della storia dell’arte del XX secolo dalle collezioni del museo svizzero

La stagione delle avanguardie si apre con un capitolo che sottolinea il passaggio della pittura verso l’astrazione, con opere di artisti che abbandonano ogni riferimento oggettivo, dal cubismo orfico di Delaunay all’astrattismo lirico di Kandinsky e Klee.
Un’importante sezione è dedicata al cubismo rappresentato nei suoi diversi sviluppi da un ricco gruppo di opere di Picasso, Gris e Léger, artista di cui il museo Winterthur possiede una delle più importanti raccolte d’Europa.
Il sottilissimo fil rouge che dalle ricerche surrealiste conduce fino alla nascita dell’informale è rappresentato dalle opere di Asger Jorn e Karel Appel, e Antoni Tàpies che verso la metà degli anni Cinquanta abbandona le rappresentazioni fantastiche e grottesche per dedicarsi a rilievi in cui ricerca l’espressività di materiali poveri ed essenziali. Dall’espressionismo astratto, con Mark Tobey, Philip Guston, Richard Chamberlain, si arriva a una serie di opere che illustrano le tendenze minimaliste dell’arte americana più recente, da Richard Tuttle a Robert Mangold, da Ellsworth Kelly fino a Brice Marden.
La collezione del Museo di Winthertur, grazie ad importanti donazioni, presenta anche le ultime ricerche artistiche figurative con opere di Richard Hamilton, protagonista della cultura pop, Richard Artschwager e Gerhard Richter fino agli esiti della cultura artistica contemporanea.

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