Fuerteventura da scoprire

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Un itinerario nell’isola della tranquillità alla scoperta di paesaggi e luoghi autentici

L’itinerario che viene proposto parte da Cotillo, un piccolo paese di pescatori conosciuto da surfer e windsurfer perché in questo posto tali sport si possono praticare tutto l’anno.

La Torre del Toston (antica torre di avvistamento) divide territorialmente due situazioni diverse: a sinistra del paese la lunga spiaggia dei surfisti, spettacolare ma pericolosa per i bagnanti, a destra una serie di piccole baie di sabbia finissima protette dalla forza dell’Oceano, adatte anche ai bambini.

In particolare la spiaggia di Los Lagos regala una visione magica dove, come un miraggio, dalla candida e finissima sabbia si delineano le opere dell’architetto Antonio Padron considerato all’avanguardia nella costruzione di abitazioni dell’immaginario, che rendono questo sito un luogo incantato tanto da essere diventato uno degli emblemi di Fuerteventura.
Qui si godono i più bei tramonti sull’Oceano e se volete anche cenare con del buon pesce indichiamo la terrazza del ristorante “La vaca azul” sul vecchio porto, oppure ad 1 km circa il piacevole “El higuera”, con ottima cucina in località El Roque.

Se si vuole conoscere Fuerteventura bisogna percorrere anche le sue valli che attraversano montagne dalle morbide forme. Passando per La Oliva dirigiamoci verso la vallata che porta a Tefia, ma prima di raggiungere la fiorita Betancuria è obbligatoria una sosta al mirador Morro Velosa.

A circa 650 m di altezza i vostri occhi avranno la sensazione di aprirsi all’infinito perché il confine è segnato solo dall’incontro della terra con il cielo, uno spazio immenso libero sussurrato solo dal vento a cui ormai non siamo più abituati e che quindi dà un senso di vertigine e di euforia.

Una sosta quindi a Betancuria, l’antica capitale, situata in una valle pittoresca ricca di piccole vie, piazzole e rigogliosa vegetazione. Merita una visita il museo dell’artigianato e l’antico convento, o meglio ciò che resta del monastero costruito dai francescani.

Usciti da Betancuria si percorre la vallata che porta a Pajara con le sue terre rosse che s’incendiano nell’ora del tramonto, quando le ombre sembrano entrare intimamente tra i solchi delle montagne per evidenziarne le loro forme morbide.
Ed ecco il piccolo centro di Pajara dove subito si è sommersi dall’allegro e chiassoso richiamo e saluto delle migliaia di passeri che vivono tra i meravigliosi alberi di laurel india.
Terminiamo il nostro viaggio con una passeggiata lungo il rio sulle cui rive esplodono i colori dei fiori di buouganville!

Maria Luisa Battistello

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