Passeggiate tra i castelli della Comunità Monte Cervino

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Weekend fra manieri, villaggi in pietra e cantine, la Comunità Montana offre diversi itinerari per soddisfare tutti i viaggiatori che desiderano scoprire le meraviglie di questo incontaminato territorio

Châtillon, Saint-Vincent, Chambave, Emarèse, Pontey, Saint-Denis, Verrayes, e ancora Antey-Saint-André, Chamois, La Magdeleine, Torgnon, Valtournenche, questi i nomi dei comuni della Comunità Montana Monte Cervino, 12 comuni valdostani incorniciati da paesaggi incontaminati, castelli, e capaci di offrire prodotti enogastronomici da far venire  l'acquolina in bocca.
Un territorio che desidera dare un benvenuto indimenticabile ai suoi visitatori, a partire da  Châtillon, dove il tempo sembra essersi fermato grazie al suo castello, attualmetne abitato dalla famiglia Passerin d'Entrèves, e dove il parco di 45.000 mq con ben 33 alberi monumentali di 9 specie diverse accoglie i turisti. Su un promontorio ad ovest di Châtillon, in Località Cret de Breil, troviamo il castello del Baron Gamba, realizzato su progetto dell'Ing. Carlo Saroldi nel 1911 per volere di Charles Maurice Gamba, marito di Angelique d’Entrèves, figlia del Conte Christin. Una sobria pianta rettangolare con tetto a spiovente rialzato al centro: una struttura insolita per l'architettura del '900 che normalmente peccava di sfarzo esagerato. Anche in questo caso il parco di circa 7.000 mq è aperto al pubblico. Due gli alberi monumentali originari dell’America Settentrionale: la sequoia, situata ai piedi del castello ed il cipresso calvo, lungo la recinzione del parco. Dalla parte opposta dell’autostrada, isolato su un picco strapiombante sulla Dora, troviamo invece il castello di Ussel (1341-1345). E' il più antico esempio di castello monoblocco in Valle d'Aosta e segna un momento di passaggio nell'architettura militare feudale. All'inizio del XVIII secolo il castello venne abbandonato, andando incontro alla progressiva rovina. L'ultimo suo proprietario, il barone Marcel Bich (fondatore della celebre azienda di penne a sfera Bic), dopo il recente restauro lo ha donato alla Regione che lo ha aperto al pubblico e reso sede di esposizioni temporanee (Tel. 0166-563747). Da Ussel potremo spingerci verso Pontey, (5 km c.a. su SR 10) l’unico paese della Comunità Montana Monte Cervino con i nuclei abitativi situati interamente sulla destra orografica della Dora Baltea. Pontey, dal romano “ponticulus” (il ponte),  è un insediamento molto antico, basti ricordare che a Torin e a Banchet in località Tsaillonet sembrano essere stati localizzati degli insediamenti protostorici, mentre a Proley anni fa è stata rinvenuta una tomba barbarica tagliata in una grande pietra che costeggia la Dora (in dialetto "artzon di diablo" Cassapanca del Diavolo). Vale poi la pena di rientrare a Châtillon per una sosta all’Osteria N°1 (Tel. 0166-61334 www.osterianumerouno.com) segnalata dal nuovo marchio di qualità Saveurs du Val d’Aoste.
Da Châtillon andando verso Chambave (6  km sulla SS26) si notano i primi vigneti che si infittiscono poi attorno al paese. Qui si producono i famosi Rouge de Chambave e il bianco Chambave Muscat.  Per conoscere da vicino le caratteristiche di queste particolari produzioni vinicole una tappa fondamentale sarà la Cooperativa vitivinicola La Crotta di Vegneron (www.lacrotta.it) dove è anche possibile acquistare o degustare i vini. Oltre alla famosa produzione di moscato, Chambave è noto anche per la sua posizione sulla via delle Gallie e per la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, con il bellissimo campanile romanico a bifore e cuspide. Davanti all'ingresso della canonica è visibile una pietra miliare dell'antica strada consolare. 
Salendo da Chambave sulla SR10/11 per poco più di 7 km, si incontra Verrayes. Pur essendo molto piccolo (un po’ più di 1.300 abitanti) il comune comprende circa 60 piccoli villaggi e fu abitato fin dalla Prima Età del Ferro, come testimoniano rari reperti archeologici, e successivamente in epoca romana. Tutta la zona, che nel Medioevo fece parte della Signoria di Cly, è ricca di storia e cultura, a partire da Casa Saluard, una casaforte costituita dall’aggregazione di edifici intorno a una corte centrale con affreschi ancora ben conservati.
Su di uno sperone di roccia sorge la cappella di San Michele, del 1441 affrescata da Giacomino d'Ivrea. A Verrayes troviamo uno stupendo parco naturale creato dal Canonico Vescoz che tra il 1905 e il 1909 mise a dimora, alle spalle della località Rapy, circa 11.000 piantine forestali, tra cui anche varie specie esotiche. Per una sosta piacevole o per il “campo base di una vacanza salutare” un indirizzo prezioso: l’azienda agrituristica "la Vrille" (www.lavrille-agritourisme.com) segnalata fra i primi 16 esercizi del marchio di qualità “Saveurs du Val d’Aoste”. Dotato di sei camere con servizi (di cui una per disabili) l’agriturismo offre anche solo servizio di degustazione degli ottimi vini DOC dell’etichetta di casa e servizio di ristorazione. 
 Prima di ridiscendere verso Chambave visiteremo Saint-Denis non solo per l’imponente Maniero di Cly (1250 d.C.) o per lo straordinario passato feudale ma per la sua vocazione ecologica! Fra impianti di illuminazione comunale a raggi solari, il riscaldamento a pellets e raccolta differenziata in tutti i villaggi, troviamo il Centro di Sviluppo Sostenibile (www.lavese.it) in località Lavesé, una struttura pilota per lo sfruttamento di energie alternative, che funge da ostello “didattico” con 20 posti letto e sale per attività di laboratorio. Saint-Denis dispone inoltre di due punti di ristoro per una pausa ad esempio dopo una passeggiata nel bosco verso Saint-Evence, a mezz’ora dal paese, per vedere la cappella dedicata a San Evanzio e lo splendido panorama sulla Valle del Marmore.  
Rientrando verso Chambave, prima di re-immettersi sull’autostrada gli appassionati di enogastronomia di tradizione potranno scoprire le produzioni del "Caseificio Champagne" (Tel. 0166-46360) cui conferiscono il latte gli allevatori di Verrayes, Saint-Denis e Chambave.
Informazioni Turistiche Comunità Montana Monte Cervino www.montecervino.org Tel. 0166-62787/62791 

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