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In occasione di Luxury & Yachts il maestro orafo rende omaggio al grande poeta ed amico D’Annunzio con una mostra di gioielli ed oggetti di grande valore e memoria

L’azienda Mario Buccellati, che dal 1919 vanta un incontrastato successo nel mondo dell’arte orafa, è presente a Luxury & Yachts – 8° salone internazionale del lusso – con una mostra dedicata interamente ad alcuni esemplari di oggetti commissionati o appartenuti a Gabriele d’Annunzio che fu legato a Mario Buccellati da una profonda e lunga amicizia, testimoniata da più di 100 lettere autografe conservate nel museo aziendale dal quale provengono questi straordinari pezzi.
L’evento offre l’opportunità di ammirare da vicino oggetti e gioielli storici, a rappresentanza del significato e della profondità della relazione (durata oltre 15 anni) tra l’orafo e il Vate, che hanno contribuito a decretare il grande successo del marchio Mario Buccellati.
L’incontro tra Gabriele d’Annunzio e Mario Buccellati – avvenuto nell’agosto del 1922 – ha l’immediatezza e l’intensità di un colpo di fulmine. Il Poeta acquista subito, a prima vista, diversi oggetti, e da allora prende l’avvio un gioco continuo di tentazioni e seduzioni.
In primo luogo, vengono richiesti gioielli per le numerose donne che aveva intorno, celebri o sconosciute, da Ida Rubinstein a Eleonora Duse, suggerendo dediche da incidere e spesso scegliendo i colori delle pietre da utilizzare.
Mario Buccellati, assecondando le richieste, crea gioielli d’oro e d’argento tempestati di gemme, collane, spille, bracciali dalla lavorazione raffinata, che suscitano immancabilmente l’entusiasmo e l’ammirazione del committente.
Quanto ai colori delle pietre, d’Annunzio predilige l’accostamento del rosso e del blu, i colori araldici dello stemma di principe di Montenevoso che gli era stato assegnato per speciali meriti patriottici e poetici.
Non va dimenticata l’ampia collezione degli oggetti che il poeta tiene per sé, quelli destinati a incarnare il suo gusto raffinato nelle stanze lussuose del Vittoriale, come il celebre calamaio con una tartarughina in pietra dura.
Mario Buccellati saprà comprendere e soddisfare totalmente i gusti e i desideri dell’amico e in più di un’occasione il Poeta trova modo di esternare la propria riconoscenza e ammirazione nei confronti dell’orafo.
Il sodalizio tra i due continua così nel corso degli anni, con reciproca stima e soddisfazione, nei toni ormai pieni di una singolare amicizia.

Il percorso espositivo si articola in 6 vetrine rispecchianti la personalità eclettica del Poeta.

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