Nuova Mercedes Classe E – Test Drive

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Provata su strada la nuova Mercedes Classe E, inossidabile icona di eleganza ed eccellenza teutonica

Il cuore di Mercedes-Benz: così è stata definita la nuova Classe E durante la conferenza stampa. E non si tratta di un’esagerazione, visti gli oltre 10 milioni di esemplari prodotti dal 1947, anno di debutto della 170 V.
La nuova generazione punta sulla sicurezza e sull’ecologia, associando sistemi elettronici di ultima generazione per la prevenzione degli urti e motori rinnovati per consumare (ed inquinare) meno. I motori a quattro cilindri diesel da 2.1 litri, con doppio turbocompressore, sono proposti con potenza di 136, 170 e 204 cavalli, in abbinamento al pacchetto BlueEFFICIENCY. La riduzione del peso , l’aerodinamica curata e la regolazione dei sistemi accessori (pompa carburante, climatizzatore, alternatore e servosterzo) hanno portato a consumi nell’ordine dei 5,3 l/100 km. Non male, considerando che la versione E 250 CDI eroga la bellezza di 500 Nm.

Completano il pacchetto i motori a quattro cilidri benzina CGI, sovralimentati, in versione 200 e 250, rispettivamente accreditati di 184 e 204 cavalli. Grazie al turbo sono potenti ed elastici, pur accontentandosi di poca benzina. Non mancano due sei cilindri, diesel e benzina: il 350 CDI da 231 ed il 350 CGI da 292 cavalli, oltre al V8 della E 500 da 388 cavalli.
Il tutto negli allestimenti Executive, Elegance, Avantgarde e AMG, da a euro

Su strada
La linea della nuova Mercedes Classe E rivisita i temi stilistici delle passate generazioni, come i fari sdoppiati anteriori o le proporzioni eleganti ma non esagerate. Nel complesso risulta gradevole, piuttosto tradizionale (come i clienti ai quali si rivolge) pur con qualche “vezzo” – leggasi parafanghi posteriori.
Dentro si sta comodi, soprattutto davanti. I materiali di consolle, pannelli e selleria sono di qualità, si tratti di plastica, pelle o legno. Ben disposti i comandi, dall’aspetto familiare ed intuitivo, anche se dietro il volante l’abbondanza di leve richiede qualche secondo per essere assimilata.

La prima vettura testata è una 350 turbodiesel, un modello che si rivela scattante nel centro città pur dando il meglio nelle lunghe trasferte. In primis per la silenziosità totale, nonchè per una certa propensione di sterzo e assetto a lavorare meglio se non troppo “stressati”. Puntuale come sempre il cambio automatico 7G-Tronic, oltre ai mille sistemi di ausilio tra i quali citiamo il cruise control intelligente ed il rilevatore di stanchezza basato su 70 parametri del guidatore.

Scendiamo e ci accomodiamo su una 250 CDI dotata del nuovo diesel 2.1 da 204 cavalli. Ad essere sinceri, la prima sensazione è che ci sia più brio ai bassi regimi rispetto al fratellone V6: nonostante il cambio a 6 rapporti, la E 250 scatta con vigore e spinge bene lungo tutto l’arco del contagiri, pur mantenendosi silenziosa e felpata quando si ripongono i guanti da pilota in favore dello smoking. Non a caso, questo propulsore è indicato come il best-seller sul mercato italiano, e non fatichiamo ad avvallare la previsione.

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