Gli atleti di Zeus. Lo sport nell’antichità

A dal 13.09.2009 al 10.01.2010

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Dal 13 settembre 2009 al 10 gennaio 2010, il Museo d’arte di Mendrisio presenta una vasta mostra dedicata all’arte dell’antichità classica

“Gli atleti di Zeus. Lo sport nell’antichità” è il titolo della mostra organizzata in occasione dei Mondiali di ciclismo su strada a Mendrisio.
Attraverso 150 oggetti – dalla scultura all’arte vascolare, dai bronzi alle piccole terrecotte – viene indagata l’importanza nelle arti della figura dell’atleta e del suo gesto, così come sono stati concepiti dall’origine nella cultura occidentale e quindi tramandati, immutati, fino ai nostri giorni.
Un’esposizione che, fra torsi, teste, anfore, bronzi, coppe, oggetti tipici del mondo delle palestre, strigili e boccette di oli profumati, mira a rievocare tutto il fascino del mondo dello sport nell’antichità, i suoi valori e le sue storie mitiche.
È la prima volta che il Ticino accoglie, negli spazi rinnovati e ampliati dell’antico complesso di San Giovanni a Mendrisio, una mostra di antichità classica di una tale ampiezza, con pezzi straordinari provenienti dalle collezioni archeologiche di alcuni tra i maggiori musei europei: Augst, Basilea, Berna, Dresda, Erlangen, Francoforte, Ginevra, Karlsruhe, Kassel, Losanna, Monaco, Wuerzburg e Zurigo.
Il percorso è costellato da svariati capolavori, quali la celebre Choe del Pittore di Achille (480-440 a.C., Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig) o la splendida Testa di Diaudumeno, copia romana da Policleto (420 a.C., Museumslandschaft Hessen di Kassel) o l’Anfora panatenaica con lottatori, ceramica attica a figure nere del Pittore di Berlino 1833 (490 a.C., Antikensammlungen und Glyptothek di Monaco) o l’Anfora con l’effigie del vincitore, opera del Pittore di Hearst (425-400 a.C., Hellas et Roma di Ginevra), oltre a interessanti e curiosi reperti come la Corona (IV-III sec. a.C.), un Tripode in bronzo dell’epoca di Omero (750 a.C.), premio per il vincitore, un antico Disco in bronzo, o la Mano di pugile con “caestus” (un primo, antico guantone) in marmo di epoca romana che ricorda i cruenti incontri dipinti con grande verismo dagli antichi su vasi e anfore.
La mostra è stata promossa dal Municipio di Mendrisio e sostenuta dal Comitato organizzativo dei Mondiali designato dall’Union Cycliste Internationale (UCI), dalla Banca Stato del Canton Ticino, dall’Ente turistico del Mendrisiotto e dalla Fondazione Winterhalter.

Museo d’arte Mendrisio
Orario: mart-ven 10-12, 14-17 / sab-dom 10-18

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