Dieta a Zona

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Informazioni utili, origine e vantaggi e svantaggi della dieta a Zona, il celebre programma alimentare che si fonda sull’equilibrio psicofisico, grazie al controllo dell’insulina e di altri ormoni, e sul costante esercizio fisico

La dieta a Zona è una tra le diete dimagranti più famose e conosciute, grazie alla sua diffusione a partire dagli Stati Uniti. Principio fondamentale della dieta è quello di mantenere la produzione di insulina entro un certo livello, tramite l’assunzione di alimenti divisi in percentuale basate sulle calorie generate. La dieta a Zona si basa su una struttura ormai nota come il modello 40-30-30. Il regime alimentare proposto deve essere supportato da una adeguata attività fisica e anche una verifica dello stress sotto a una certa soglia. Si parla, quindi, di benessere totale psico-fisico, un equilibrio e un controllo dei valori ormonali, del colesterolo e della glicemia. La conseguenza è anche una migliore resa di concentrazione e lucidità, miglior tono muscolare e miglior umore.

Storia della dieta a Zona

La storia della dieta a Zona (o in inglese Diet Zone) parte dagli studi, negli anni ’70, del biochimico americano Barry Sears sul diabete. Il Dott. Sears, analizzò come curare la malattia e ridurre tutti gli effetti e i disturbi che generano questa disfunzione. Dai suoi studi ha redatto una analisi di come il cibo regola la produzione dell’insulina, stabilendo che la formula ideale per permettere al corpo di raggiungere lo stato metabolico ideale. In questo stato l’organismo lavora alla sua massima efficienza andando così a bruciare le calorie in eccesso e raggiungere la forma perfetta. Il termine ‘zona’ in farmacologia è il quantitativo ideale per una perfetta efficacia. Dalle sperimentazioni ne è così nata una letteratura completa su alimenti, abbinamenti, modalità di allenamento e esercizio. Sono anche stati creati snack già pronti con le percentuali indicate di calorie.

Le regole della dieta a Zona
La regola principale della dieta a Zona è assumere in una giornata un apporto di calorie dai tre macroelementi alimentari così suddivise: il 40% dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il 30% dai grassi.
Il cibo giornaliero e suddiviso in 3 pasti principali e 2 spuntini perché tra un pasto e l’altro non devono passare più di 5 ore.
Va ridotto il consumo di cibi forti stimolatori di insulina: dolci, pane, pasta, riso e cereali raffinati.
Per fare questo ci si aiuta con delle tabelle dove vengono collocati gli alimenti.
E’ sempre consigliata una attività fisica, che è anche semplicemente una camminata, a passo veloce, di 30 minuti al giorno per poter avere l’effetto dimagrimento cercato.

Pro e contro della dieta a Zona
Una dieta di origine biochimica è più efficace? Il concetto di equilibrio è utile per il dimagrimento?

Pro: La dieta ha certamente un controllo sulla produzione di insulina e quindi di un dimagrimento per chi eccede in zuccheri. Ha una indicazione di attività fisica costante che è ritenuta fondamentale per un effetto efficace.

 

Contro: Ogni persona ha una produzione di insulina unica relativa solo a se stesso, anche la reazione al cibo è diversa per ognuno di noi. Difficile quindi che questi calcoli siano adatti a tutti in egual misura. Nella dieta rimangono comunque presenti molte proteine. Bisogna contare e pesare gli alimenti per la composizione della regola 40-30-30, salvo usare alcuni prodotti già pronti che hanno un costo.

 

Altri programmi nutrizionali sono presentati nello speciale diete di Veraclasse

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