Gelato artigianale, 11 regole per riconoscerlo

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Una breve guida per riconoscere il gelato di buona qualità, con pochi zuccheri e grassi idrogenati: elementi pericolosi per obesi, diabetici e bambini

La scarsa qualità del gelato, soprattutto in estate che viene mangiato molto, può provocare disturbi nella digestione o reazioni allergiche a causa di coloranti o conservanti, per non parlare dei grassi e dell’alta quantità di zuccheri, nocivi per chi deve seguire delle diete prestabilite. È per questo che con semplici regole vi sollecitiamo a dare un occhio a quello che scegliete, o perlomeno dopo averlo mangiato a metterci una croce sopra… (cambiare posto o comunque fare il gelato in casa!)

EVITATE:

  1. Le montagne di gelato immobili e dall’aspetto godurioso: spesso è un escamotage per migliorare l’aspetto rendendolo più invitante, ma in realtà è solo “gonfio”, e è assai probabile che contenga grassi idrogenati che mantengono solida la struttura nonostante la forma. Consentiti per legge ma sconsigliatissimi per la salute del consumatore. Se la temperatura della vaschetta è a -14, quella fuori per il gelato che fuoriesce è molto di più…
  2. Gelato “colorato” : quelli prodotti con frutta fresca infatti hanno spesso colori smorzati e non accesi. Vengono utilizzati coloranti per renderlo più invitanti. Il gusto alla banana ad esempio non può essere giallo, poiché non viene utilizzata la buccia per produrlo!
  3. Gelato con ghiaccio: segnale di aggiunta di acqua, spesso per rimantecatura della mescola o addirittura dello scongelamento e rincogelamento. Occhio!
  4. Gelato alla frutta… con latte: la ricetta implica solo acqua, zucchero e polpa di frutta fresca. Potrebbe essere un modo per camuffare la scarsa qualità o la poca presenza delle materie prime.
  5. Gelato burroso: sintomo negativo, il gelataio ha ricorso a grassi idrogenati.
  6. Gusti indefiniti. I laboratori artigianali forniscono tra i 22 e i 28 gusti. Diffidate dai miscugli. Potrebbero farlo anche per i gusti tradizionali.
  7. Stessa presenza sul banco: se notate la stessa medesima vaschetta da più giorni, cambiate gelateria. Il processo di ossidazione del gelato incomincia appena viene esposto nel banco al contatto con l’aria.
  8. Consistenza morbida, aerea o niente. Se collosa o filante, dirigetevi verso il primo cestino.
  9. Sensazione di pienezza. è un alimento completo e nutriente, da sempre consigliato anche dai medici. Se non appaga il vostro senso di sazietà, è un chiaro segnale. Allo stesso modo anche se non lo avete digerito…
  10. Poca scioglievolezza. Se ci mette molto è un serio indizio dell’uso di prodotti chimici, se troppo poco attenzione alla linea… il contenuto di zuccheri potrebbe essere troppo elevato.
  11. Sete subito dopo : il vostro cono conteneva troppi zuccheri. La natura, infatti, ha equilibrato le percentuali di acqua nei cibi. Più si ha sete dopo un gelato più questo è stato elaborato e quindi poco naturale.

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